Investing.com – L’euro è sceso al minimo di 2 settimane contro lo yen, tra l’aumento dei rendimenti dei titoli italiani e spagnoli ed i timori verso il summit dei leader europei nel corso della settimana che pesano sulla moneta unica.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio EUR/JPY ha toccato 98,75, il minimo dal 12 giugno; successivamente il cambio ha toccato 98,97, in calo dello 0,65%.
Supporto a 97,90, minimo del 6 giugno e resistenza a 100,09, massimo del 13 giugno.
L’euro ha perso il terreno guadagnato contro il biglietto verde, dopo che la Spagna ha visto quasi raddoppiare i rendimenti dei titoli a breve termine.
La Spagna ha collocato più dei 3 miliardi messi all’asta, vendendo 1,6 miliardi di titoli di stato a 3 mesi, ad un rendimento medio del 2,36%, contro lo 0,84% del mese scorso. Il paese ha venduto inoltre 1,48 miliardi di titoli di stato a 6 mesi, ad un rendimento medio del 3,23%, contro l’1,73% del mese scorso.
In seguito all’asta, il rendimento dei titoli Spagnoli a 10 anni è salito al 6,71%, vicino alla soglia critica del 7%, generalmente considerata insostenibile nel lungo termine.
Intanto il Tesoro Italiano ha collocato inoltre 2,99 miliardi di titoli di stato a 2 anni, ad un rendimento medio del 4,71%, il massimo da dicembre.
Ieri l’agenzia di rating Moody’s ha declassato 28 banche spagnole, nei timori verso la capacità di Madrid di supportare il settore bancario;intanto l’agenzia ha dichiarato che sono possibili ulteriori cali per via del settore immobiliare.
Sempre ieri è arrivata la richiesta formale di salvataggio dal parte della Spagna per 100 miliardi di euro al settore bancario.
Il sentimento resta piuttosto fragile, per via dei dubbi su un summit Europeo che inizierà nel corso della settimana, con un certo timore verso la probabilità di una risoluzione della crisi del debito.
Lo yen è salito contro il dollaro, con USD/JPY in calo dello 0,37%, a 79,38.
Stamane la previsione Gfk su clima dei consumatori è salito a 5,8 per luglio, contrariamente alle aspettative per un calo a 5,6. Il dato di giugno è stato 5,7.
Nel corso della giornata gli Usa rilasceranno i dati sull’inflazione dei prezzi delle case, nonché un report sulla fiducia dei consumatori.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio EUR/JPY ha toccato 98,75, il minimo dal 12 giugno; successivamente il cambio ha toccato 98,97, in calo dello 0,65%.
Supporto a 97,90, minimo del 6 giugno e resistenza a 100,09, massimo del 13 giugno.
L’euro ha perso il terreno guadagnato contro il biglietto verde, dopo che la Spagna ha visto quasi raddoppiare i rendimenti dei titoli a breve termine.
La Spagna ha collocato più dei 3 miliardi messi all’asta, vendendo 1,6 miliardi di titoli di stato a 3 mesi, ad un rendimento medio del 2,36%, contro lo 0,84% del mese scorso. Il paese ha venduto inoltre 1,48 miliardi di titoli di stato a 6 mesi, ad un rendimento medio del 3,23%, contro l’1,73% del mese scorso.
In seguito all’asta, il rendimento dei titoli Spagnoli a 10 anni è salito al 6,71%, vicino alla soglia critica del 7%, generalmente considerata insostenibile nel lungo termine.
Intanto il Tesoro Italiano ha collocato inoltre 2,99 miliardi di titoli di stato a 2 anni, ad un rendimento medio del 4,71%, il massimo da dicembre.
Ieri l’agenzia di rating Moody’s ha declassato 28 banche spagnole, nei timori verso la capacità di Madrid di supportare il settore bancario;intanto l’agenzia ha dichiarato che sono possibili ulteriori cali per via del settore immobiliare.
Sempre ieri è arrivata la richiesta formale di salvataggio dal parte della Spagna per 100 miliardi di euro al settore bancario.
Il sentimento resta piuttosto fragile, per via dei dubbi su un summit Europeo che inizierà nel corso della settimana, con un certo timore verso la probabilità di una risoluzione della crisi del debito.
Lo yen è salito contro il dollaro, con USD/JPY in calo dello 0,37%, a 79,38.
Stamane la previsione Gfk su clima dei consumatori è salito a 5,8 per luglio, contrariamente alle aspettative per un calo a 5,6. Il dato di giugno è stato 5,7.
Nel corso della giornata gli Usa rilasceranno i dati sull’inflazione dei prezzi delle case, nonché un report sulla fiducia dei consumatori.