Investing.com - L’euro è sceso contro il dollaro negli scambi di questo martedì, toccando il livello più basso delle ultime 5 settimane; la richiesta per il biglietto verde è stata supportata dai dati economici positivi rilasciati ieri.
Alla chiusura degli scambi asiatici il cambio EUR/USD ha toccato 1,3164, il minimo dal 25 luglio; successivamente il cambio si è attestato a 1,3167, in calo dello 0,19%.
Supporto a 1,3133, minimo del 22 luglio e resistenza a 1,3200.
Il sentimento è stato sostenuto dai dati di ieri che hanno mostrato una crescita dell’attività cinese manifatturiera per la prima volta in un anno ad agosto, mentre un secondo report ha mostrato che l’attività manifatturiera nel Regno Unito ha toccato il massimo degli ultimi 30 mesi.
Nella zona euro i dati hanno mostrato che l’attività manifatturiera in Italia e Spagna è ritornata in crescita per la prima volta dal 2011.
La domanda per il dollaro è stata sostenuta dalle aspettative che la Federal Reserve inizierà a ridimensionare il programma di stimolo durante il vertice di politica monetaria il 18 settembre.
Gli investitori attendono i dati di venerdì sull’occupazione non agricola, un dato che è ritenuto di cruciale importanza per la decisione della Fed.
L’euro è in calo contro la sterlina, con EUR/GBP in calo dello 0,21% a 0,8468 ed è salito contro lo yen, con EUR/JPY in salita dello 0,07% a 131,12.
L’ISM rilascerà i dati sull’attività manifatturiera negli USA, mentre la Spagna rilascerà i dati sull’occupazione.
Alla chiusura degli scambi asiatici il cambio EUR/USD ha toccato 1,3164, il minimo dal 25 luglio; successivamente il cambio si è attestato a 1,3167, in calo dello 0,19%.
Supporto a 1,3133, minimo del 22 luglio e resistenza a 1,3200.
Il sentimento è stato sostenuto dai dati di ieri che hanno mostrato una crescita dell’attività cinese manifatturiera per la prima volta in un anno ad agosto, mentre un secondo report ha mostrato che l’attività manifatturiera nel Regno Unito ha toccato il massimo degli ultimi 30 mesi.
Nella zona euro i dati hanno mostrato che l’attività manifatturiera in Italia e Spagna è ritornata in crescita per la prima volta dal 2011.
La domanda per il dollaro è stata sostenuta dalle aspettative che la Federal Reserve inizierà a ridimensionare il programma di stimolo durante il vertice di politica monetaria il 18 settembre.
Gli investitori attendono i dati di venerdì sull’occupazione non agricola, un dato che è ritenuto di cruciale importanza per la decisione della Fed.
L’euro è in calo contro la sterlina, con EUR/GBP in calo dello 0,21% a 0,8468 ed è salito contro lo yen, con EUR/JPY in salita dello 0,07% a 131,12.
L’ISM rilascerà i dati sull’attività manifatturiera negli USA, mentre la Spagna rilascerà i dati sull’occupazione.