Investing.com – L’euro è sceso stamane contro la sterlina, i timori per le previsioni economiche della zona euro pesano di più dopo dati ufficiali che hanno mostrato un tasso disoccupazione a gennaio al record assoluto dall’introduzione dell’euro.
Nella mattinata degli scambi europei, il cambio EUR/GBP è sceso a 0,8359, il minimo dal 21 febbraio; il cambio successivamente si è attestato a 0,8361, in scalo dello 0,14%.
Supporto a 0,8309, minimo del 20 febbraio e resistenza a 0,8382, massimo della sesione.
In un report, l’Eurostat , ha dichiarato che il tasso si disoccupazione della zona euro è salito ad un destagionalizzato 10,7% a gennaio, dal 10,6% di dicembre, dato rivisto al rialzo da
Gli analisti si attendevano un calo al 10,4% a gennaio.
Un report separato ha mostrato che il settore manifatturiero si è contratto per il settimo mese consecutivo a febbraio.
Sempre giovedì i dati preliminari hanno mostrato che l’IPC della zona euro è salito di un destagionalizzato 2,6% lo scorso mese, dal 2,6 di gennaio.
Il sentimento sulla moneta unica è rimasto fragile dopo la concessione, da parte della BCE, di 529 miliardi di euro in prestiti a 3 anni a 800 banche, molte di più rispetto all’operazione dello scorso anno; concessione che ha acceso i timori sull’efficacia a lungo termine dell’operazione.
La sterlina è sostenuta dai dati sull’attività
manifatturiera che hanno mostrato un aumento a febbraio, sebbene ad un passo molto lento, incrementando le speranze per un recupero nel primo trimestre.
L’euro è salita contro il dollaro, con EUR/USD in salita dello 0,13% a 1,3341.
Sempre oggi i leader UE si daranno inizio al summit di 2 giorni a Bruxelles. Prima del vertice i ministri delle finanze della zona euro discuteranno sulla posizione della Grecia in merito agli obblighi presi per il secondo salvataggio.
Nella mattinata degli scambi europei, il cambio EUR/GBP è sceso a 0,8359, il minimo dal 21 febbraio; il cambio successivamente si è attestato a 0,8361, in scalo dello 0,14%.
Supporto a 0,8309, minimo del 20 febbraio e resistenza a 0,8382, massimo della sesione.
In un report, l’Eurostat , ha dichiarato che il tasso si disoccupazione della zona euro è salito ad un destagionalizzato 10,7% a gennaio, dal 10,6% di dicembre, dato rivisto al rialzo da
Gli analisti si attendevano un calo al 10,4% a gennaio.
Un report separato ha mostrato che il settore manifatturiero si è contratto per il settimo mese consecutivo a febbraio.
Sempre giovedì i dati preliminari hanno mostrato che l’IPC della zona euro è salito di un destagionalizzato 2,6% lo scorso mese, dal 2,6 di gennaio.
Il sentimento sulla moneta unica è rimasto fragile dopo la concessione, da parte della BCE, di 529 miliardi di euro in prestiti a 3 anni a 800 banche, molte di più rispetto all’operazione dello scorso anno; concessione che ha acceso i timori sull’efficacia a lungo termine dell’operazione.
La sterlina è sostenuta dai dati sull’attività
manifatturiera che hanno mostrato un aumento a febbraio, sebbene ad un passo molto lento, incrementando le speranze per un recupero nel primo trimestre.
L’euro è salita contro il dollaro, con EUR/USD in salita dello 0,13% a 1,3341.
Sempre oggi i leader UE si daranno inizio al summit di 2 giorni a Bruxelles. Prima del vertice i ministri delle finanze della zona euro discuteranno sulla posizione della Grecia in merito agli obblighi presi per il secondo salvataggio.