Investing.com - L’euro continua a scendere contro il dollaro e lo yen questo lunedì, gli investitori hanno bloccato i profitti dopo l’impennata al massimo plurimensile segnata nella notte sulla scia della vittoria di Emmanuel Macron alle presidenziali francesi.
Il cambio EUR/USD scende dello 0,45% a 1,0949 alle 10.24 GMT dopo aver toccato il massimo di 1,1022 questa notte, il massimo dall’inizio di novembre.
Il centrista Macron, a favore dell’UE, ha totalizzato il 66% contro poco meno del 34% della leader di estrema destra Le Pen al secondo turno svoltosi ieri, un risultato in cui speravano molti investitori.
La vittoria di Macron indica che i rischi politici in Francia ed Europa stanno diminuendo, dopo l’ondata populista che ha portato alla Brexit ed alla nomina di Donald Trump alla Casa Bianca.
L’euro si è indebolito poiché i guadagni erano già stati messi in conto dopo i risultati segnati da Macron al primo turno di due settimane fa.
L’attenzione degli investitori è ora rivolta alle difficoltà che incontrerà Macron nell’implementare il suo programma economico, che include le riforme del mercato del lavoro.
Il cambio EUR/JPY scende dello 0,63% a 123,17 dopo aver toccato il massimo di un anno di 124,49 nella notte.
Il dollaro va giù contro lo yen, con la coppia USD/JPY in calo dello 0,2% a 112,48, staccandosi dal massimo di 112,95 segnato nella notte.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,34% a 98,75, dopo essere crollato al minimo di 98,47 stanotte.
Le elezioni francesi hanno fatto passare in secondo piano il report sull’occupazione USA di venerdì da cui è emerso un aumento di 211.000 nuovi posti di lavoro il mese scorso, più dei 185.000 previsti, mentre il tasso di disoccupazione è sceso al 4,4%, quasi il minimo di 10 anni.
Nel report si legge inoltre che il dato del mese precedente di un incremento di 98.000 posti di lavoro è stato rivisto al ribasso a 79.000 unità.
La media dei compensi orari è salita dello 0,3% ad aprile. Tuttavia, le revisioni al ribasso delle letture dei mesi precedenti hanno fatto scendere l’aumento su base annua al 2,5%, il minimo dall’agosto del 2016, dal 2,6% di marzo.
I dati sull’occupazione non hanno pesato sulle aspettative di un aumento dei tassi di interesse a giugno da parte della Federal Reserve. I mercati prevedono una probabilità del 75% di un aumento dei tassi in occasione del vertice di giugno della Fed, secondo lo Strumento di Controllo dei Tassi della Fed di Investing.com.