Investing.com – L’euro si è staccato dai minimi della seduta contro il dollaro statunitense, dopo un membro del Consiglio BCE, Ewald Nowotny, ha affermato che il cambio dell’euro non “è motivo di grandi preoccupazioni”.
Nella mattinata degli scambi europei il cambio EUR/USD ha toccato 1,3262, il minimo dall’11 gennaio; successivamente il cambio si è attestato a 1,3308, in salita dello 0,02%.
Supporto a 1,3247, minimo dell’11 gennaio e resistenza a 1,3392, massimo di martedì e di quasi 11 mesi.
L’euro si era indebolito stamane dopo che Jean-Claude Juncker, a capo dell’Eurogruppo dei ministri delle finanze della zona euro, ha dichiarato che l’euro è “pericolosamente alto” e che rappresenta una minaccia alla ripresa dell’economia della regione.
Ma gli investitori restano cauti dopo che la Banca Mondiale ha rivisto le previsioni di crescita dell’economia mondiale per il 2013 al 2,4% dall’ultima previsione del 3% a giugno, aggiungendo che le nazioni in via di sviluppo avranno un anno difficile davanti.
Nella zona euro i dati hanno mostrato che l’IPC resta stabile al 2,2%, senza variazioni rispetto alle stime preliminari.
Il tasso resta sopra il target della Banca Centrale Europea del 2%.
Su base mensile l’IPC è salito dello 0,4% contro le aspettative di un aumento dello 0,3%.
L’euro è in salita contro la sterlina, con EUR/GBP in salita dello 0,14% a 0,8292, ed è sceso contro lo yen, con EUR/JPY in calo dello 0,77% a 117,22.
Lo yen è rimasto supportato in seguito alle dichiarazioni del Ministro dell’Economia giapponese, il quale ha affermato che uno yen più debole potrebbe avere un impatto negativo sull’economia facendo salire i prezzi all’importazione.
Nel corso della giornata gli Stati Uniti rilasceranno i dati sull’IPC.
Nella mattinata degli scambi europei il cambio EUR/USD ha toccato 1,3262, il minimo dall’11 gennaio; successivamente il cambio si è attestato a 1,3308, in salita dello 0,02%.
Supporto a 1,3247, minimo dell’11 gennaio e resistenza a 1,3392, massimo di martedì e di quasi 11 mesi.
L’euro si era indebolito stamane dopo che Jean-Claude Juncker, a capo dell’Eurogruppo dei ministri delle finanze della zona euro, ha dichiarato che l’euro è “pericolosamente alto” e che rappresenta una minaccia alla ripresa dell’economia della regione.
Ma gli investitori restano cauti dopo che la Banca Mondiale ha rivisto le previsioni di crescita dell’economia mondiale per il 2013 al 2,4% dall’ultima previsione del 3% a giugno, aggiungendo che le nazioni in via di sviluppo avranno un anno difficile davanti.
Nella zona euro i dati hanno mostrato che l’IPC resta stabile al 2,2%, senza variazioni rispetto alle stime preliminari.
Il tasso resta sopra il target della Banca Centrale Europea del 2%.
Su base mensile l’IPC è salito dello 0,4% contro le aspettative di un aumento dello 0,3%.
L’euro è in salita contro la sterlina, con EUR/GBP in salita dello 0,14% a 0,8292, ed è sceso contro lo yen, con EUR/JPY in calo dello 0,77% a 117,22.
Lo yen è rimasto supportato in seguito alle dichiarazioni del Ministro dell’Economia giapponese, il quale ha affermato che uno yen più debole potrebbe avere un impatto negativo sull’economia facendo salire i prezzi all’importazione.
Nel corso della giornata gli Stati Uniti rilasceranno i dati sull’IPC.