Investing.com - L’euro sale contro il dollaro questo mercoledì, mentre le valute legate alle materie prime sono stabili dopo i crolli delle due sedute precedenti sulla scia del selloff del prezzo del greggio.
Il cambio EUR/USD sale dello 0,25% a 1,0918, staccandosi dal minimo di ieri di 1,0829.
Gli scambi dell’euro restano limitati dopo l’impennata di giovedì scorso seguita alle ultime misure di stimolo annunciate dalla Banca Centrale Europea, stimoli che hanno deluso le aspettative dei mercati.
Anche il dollaro scende contro lo yen, con il cambio USD/JPY giù dello 0,15% a 122,73, in calo dal massimo di ieri di 123,38.
Le valute legate alle materie prime, come il dollaro canadese e la corona norvegese, si sono stabilizzate dopo la riduzione del selloff del greggio seguito ai dati che hanno mostrato un aumento dell’inflazione cinese il mese scorso.
Il prezzo del greggio è crollato al minimo dall’inizio del 2009 ieri, prima di riprendere a salire.
Il nuovo selloff ha seguito la notizia che l’Organizzazione dei Paesi Esportatori di petrolio venerdì non ha raggiunto un accordo sul tetto di produzione del greggio, scatenando i timori per un eccesso delle scorte globali.
Il cambio USD/CAD è pressoché invariato a 1,3582, restando al di sotto del massimo di 1,3621 registrato ieri, il massimo dalla metà del 2004.
Anche la corona norvegese si avvicina al minimo di oltre 10 anni contro il biglietto verde, con la coppia USD/NOK a 8,7458, dopo essere schizzata al massimo di 13 anni di 8,8311 ieri.
Il cambio AUD/USD scende dello 0,35% a 0,7190, mentre la coppia NZD/USD è in calo dello 0,65% a 0,6601; entrambe le valute restano sotto pressione in vista del vertice di domani della banca centrale neozelandese tra le aspettative di un taglio dei tassi da parte della banca.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,26% a 98,16.