Investing.com – L’euro è sceso ai minimi della seduta contro il dollaro stamane, in seguito al rilascio dei dati manifatturieri deboli in Germania e Francia che hanno sottolineato i timori per le previsioni di crescita nella zona euro.
Nella mattinata degli scambi europei il cambio EUR/USD ha toccato 1,2885, il minimo della seduta; successivamente il cambio si è attestato a 1,2887, in calo dello 0,37%.
Supporto a 1,2842, minimo di martedì e di quasi 4 mesi e resistenza a 1,2954, massimo della seduta.
Markit ha dichiarato che l’indice preliminare manidatturiero è sceso a 48, 9 a marzo da una lettura di 50,3 a febbraio. Gli analisti avevano previsto un aumento a 50,5.
Una lettura superiore al 50 indica un’espansione del settore, mentre al di sotto indica una contrazione.
Intanto, l’attività del settore dei servizi in Germania è cresciuta al ritmo più lento degli ultimi 4 mesi a marzo, con l’indice PMI dei servizi in calo a 51,6 da 54,7 a febbraio.
L’indice manifatturiero PMI francese ha segnato 43,9 a marzo, invariato rispetto alla lettura di febbraio.
Intanto, l’attività del settore dei servizi in Francia è scesa al minimo di 49 mesi a marzo, con l’indice PMI dei servizi in calo a 41,9 dalla lettura di 43,7 di febbraio.
L’euro aveva trovato un supporto dai dati cinesi, che hanno mostrato una crescita dell’indice PMI della HSBC, salito a 51,7 a marzo, da 50,4 a febbraio, indicando che la ripresa della seconda economia mondiale è ancora in corso.
Continuano intanto le trattative in Cipro, che continuano dopo il voto contrario del Parlamento alla misura del prelievo forzoso.
L’euro è in calo ai minimi della seduta contro la sterlina e contro lo yen, con EUR/JPY giù dello 0,64% a 123,39 ed EUR/GBP in calo dello 0,58%, a 0,8515.
Gli Stati Uniti rilasceranno i dati sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione, nonché i dati sull’attività manifatturiera di Philadelphia.
Nella mattinata degli scambi europei il cambio EUR/USD ha toccato 1,2885, il minimo della seduta; successivamente il cambio si è attestato a 1,2887, in calo dello 0,37%.
Supporto a 1,2842, minimo di martedì e di quasi 4 mesi e resistenza a 1,2954, massimo della seduta.
Markit ha dichiarato che l’indice preliminare manidatturiero è sceso a 48, 9 a marzo da una lettura di 50,3 a febbraio. Gli analisti avevano previsto un aumento a 50,5.
Una lettura superiore al 50 indica un’espansione del settore, mentre al di sotto indica una contrazione.
Intanto, l’attività del settore dei servizi in Germania è cresciuta al ritmo più lento degli ultimi 4 mesi a marzo, con l’indice PMI dei servizi in calo a 51,6 da 54,7 a febbraio.
L’indice manifatturiero PMI francese ha segnato 43,9 a marzo, invariato rispetto alla lettura di febbraio.
Intanto, l’attività del settore dei servizi in Francia è scesa al minimo di 49 mesi a marzo, con l’indice PMI dei servizi in calo a 41,9 dalla lettura di 43,7 di febbraio.
L’euro aveva trovato un supporto dai dati cinesi, che hanno mostrato una crescita dell’indice PMI della HSBC, salito a 51,7 a marzo, da 50,4 a febbraio, indicando che la ripresa della seconda economia mondiale è ancora in corso.
Continuano intanto le trattative in Cipro, che continuano dopo il voto contrario del Parlamento alla misura del prelievo forzoso.
L’euro è in calo ai minimi della seduta contro la sterlina e contro lo yen, con EUR/JPY giù dello 0,64% a 123,39 ed EUR/GBP in calo dello 0,58%, a 0,8515.
Gli Stati Uniti rilasceranno i dati sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione, nonché i dati sull’attività manifatturiera di Philadelphia.