Investing.com – L’euro ha cancellato i guadagni di stamane contro il dollaro USA, in seguito all’asta di titoli di stato che ha incontrato una forte richiesta ma che ha visto i rendimenti salire vertiginosamente.
Il cambio EUR/USD è rimbalzato da 1,2589, il massimo della sessione per poi attestarsi 1,2550, in calo dello 0,04%.
Supporto a 1,2441, minimo di martedì e resistenza a 1,2667, massimo di lunedì e di quasi tre settimane.
L’Italia ha venduto all’asta l’intera somma di 4,5 miliardi di euro, ma il rendimento dei titoli a 3 anni è salito al massimo livello da dicembre.
L’Italia ha venduto all’asta 3 miliardi di titoli di stato a 3 anni, ad un rendimento medio del 5,30%, decisamente più alto del 3,91% del mese scorso.
L’Italia ha venduto inoltre 837 milioni titoli di stato a 8 anni, ad un rendimento medio del 6,13%, contro il 5,33% del mese scorso e infine 627 milioni titoli di stato a 7 anni, ad un rendimento medio del 5,21% a maggio.
Successivamente all’asta, il rendimento dei titoli italiani a 10 anni ha toccato 6,30% dai 6,27% prima dell’asta, mentre il rendimento dei titoli spagnoli a 10 anni è salito al 6,98%, poco dopo aver superato la soglia critica del 7%, considerata insostenibile nel lungo termine.
Ieri Moody’s ha declassato il rating del credito spagnolo di 3 livelli, al di sopra dello “junk” ed ha avvertito che sono probabili nuovi tagli alimentando i timori sulla crisi del settore bancario del paese.
Intanto gli investitori sono concentrati sull’esito delle elezioni che si terranno in Grecia questa domenica che potrebbero determinare il futuro del paese nella zona euro.
L’euro è sceso contro la sterlina, con EUR/GBP in calo dello 0,01% a 0,8096, ed è sceso contro lo yen, con EUR/JPY in calo dello 0,21% a 99,58
Nel corso della giornata gli USA rilasceranno i dati ufficiali sull’IPC ed un report sulle richieste iniziali di sussidio di disoccupazione.
Il cambio EUR/USD è rimbalzato da 1,2589, il massimo della sessione per poi attestarsi 1,2550, in calo dello 0,04%.
Supporto a 1,2441, minimo di martedì e resistenza a 1,2667, massimo di lunedì e di quasi tre settimane.
L’Italia ha venduto all’asta l’intera somma di 4,5 miliardi di euro, ma il rendimento dei titoli a 3 anni è salito al massimo livello da dicembre.
L’Italia ha venduto all’asta 3 miliardi di titoli di stato a 3 anni, ad un rendimento medio del 5,30%, decisamente più alto del 3,91% del mese scorso.
L’Italia ha venduto inoltre 837 milioni titoli di stato a 8 anni, ad un rendimento medio del 6,13%, contro il 5,33% del mese scorso e infine 627 milioni titoli di stato a 7 anni, ad un rendimento medio del 5,21% a maggio.
Successivamente all’asta, il rendimento dei titoli italiani a 10 anni ha toccato 6,30% dai 6,27% prima dell’asta, mentre il rendimento dei titoli spagnoli a 10 anni è salito al 6,98%, poco dopo aver superato la soglia critica del 7%, considerata insostenibile nel lungo termine.
Ieri Moody’s ha declassato il rating del credito spagnolo di 3 livelli, al di sopra dello “junk” ed ha avvertito che sono probabili nuovi tagli alimentando i timori sulla crisi del settore bancario del paese.
Intanto gli investitori sono concentrati sull’esito delle elezioni che si terranno in Grecia questa domenica che potrebbero determinare il futuro del paese nella zona euro.
L’euro è sceso contro la sterlina, con EUR/GBP in calo dello 0,01% a 0,8096, ed è sceso contro lo yen, con EUR/JPY in calo dello 0,21% a 99,58
Nel corso della giornata gli USA rilasceranno i dati ufficiali sull’IPC ed un report sulle richieste iniziali di sussidio di disoccupazione.