Investing.com – L’euro è sceso al minimo di 2 anni contro il dollaro questo giovedì, tra il persistere dei timori sulla moneta unica ed il mancato stimolo da parte della Federal Reseve.
Negli scambi del primo pomeriggio europeo il cambio EUR/USD ha toccato 1,2182 il minimo della seduta, successivamente il cambio si è attestato a 1,2185, in calo dello 0,46%.
Supporto a 1,2185, minimo del giorno e di 2 anni e resistenza a 1,2296, massimo di mercoledì.
L’euro ha trovato il supporto dopo che il Tesoro Italiano ha collocato l’intera somma messa all’asta di 9 miliardi di euro in titoli di stato a 12 mesi, ad un rendimento medio del 2,697%, il minimo dal maggio ed il calo rispetto il 3,9% di un’asta simile del mese scorso.
Intanto i dati ufficiali hanno mostrato che la produzione industriale nella zona euro è salita per la prima volta in 3 mesi a maggio, salendo dello 0,6%. Gli analisti si aspettavano un calo dello 0,1%.
Ma il sentimento sull’euro resta fragile dopo il bollettino mensile BCE che ha confermato il concretizzarsi di rischi di ribassi e che la crescita nella regione resta debole.
I traders sono rimasti cauti dopo che il primo ministro spagnolo Mariano Rajoy ha annunciato 65 miliardi di euro di misure di austerità nel corso della giornata, nel tentativo di rispettare gli obiettivi accordati con i partner della zona euro.
Secondo gli analisti queste misure potrebbero portare l’economia spagnola in una recessione ancora più grave.
Intanto, il dollaro resta supportato dai verbali dell’ultimo meeting di politica di giugno della Fed, nei quali si legge che l’economia USA sarebbe dovuta peggiorare ulteriormente prima di implementare le misure di allentamento.
La minoranza dei policymakers ha ritenuto fosse necessario un intervento per sostenere l’economia verso gli obiettivi di una maggiore occupazione ed una stabilità dei prezzi, altri hanno ritenuto che un ulteriore azione sarà garantita se la crescita dovesse allentare, se i rischi dovessero aumentare o se l’inflazione dove scendere “persistentemente” sotto l’obiettivo prefissato.
L’euro è stabile contro la sterlina, vicino al minimo di 3 anni e mezzo, con EUR/GBP in calo dello 0,11% a 0,7887.
Nel corso della giornata gli USA rilasceranno di dati sulle richieste di sussidio di disoccupazione seguiti da un report sui prezzi all’importazione.
Negli scambi del primo pomeriggio europeo il cambio EUR/USD ha toccato 1,2182 il minimo della seduta, successivamente il cambio si è attestato a 1,2185, in calo dello 0,46%.
Supporto a 1,2185, minimo del giorno e di 2 anni e resistenza a 1,2296, massimo di mercoledì.
L’euro ha trovato il supporto dopo che il Tesoro Italiano ha collocato l’intera somma messa all’asta di 9 miliardi di euro in titoli di stato a 12 mesi, ad un rendimento medio del 2,697%, il minimo dal maggio ed il calo rispetto il 3,9% di un’asta simile del mese scorso.
Intanto i dati ufficiali hanno mostrato che la produzione industriale nella zona euro è salita per la prima volta in 3 mesi a maggio, salendo dello 0,6%. Gli analisti si aspettavano un calo dello 0,1%.
Ma il sentimento sull’euro resta fragile dopo il bollettino mensile BCE che ha confermato il concretizzarsi di rischi di ribassi e che la crescita nella regione resta debole.
I traders sono rimasti cauti dopo che il primo ministro spagnolo Mariano Rajoy ha annunciato 65 miliardi di euro di misure di austerità nel corso della giornata, nel tentativo di rispettare gli obiettivi accordati con i partner della zona euro.
Secondo gli analisti queste misure potrebbero portare l’economia spagnola in una recessione ancora più grave.
Intanto, il dollaro resta supportato dai verbali dell’ultimo meeting di politica di giugno della Fed, nei quali si legge che l’economia USA sarebbe dovuta peggiorare ulteriormente prima di implementare le misure di allentamento.
La minoranza dei policymakers ha ritenuto fosse necessario un intervento per sostenere l’economia verso gli obiettivi di una maggiore occupazione ed una stabilità dei prezzi, altri hanno ritenuto che un ulteriore azione sarà garantita se la crescita dovesse allentare, se i rischi dovessero aumentare o se l’inflazione dove scendere “persistentemente” sotto l’obiettivo prefissato.
L’euro è stabile contro la sterlina, vicino al minimo di 3 anni e mezzo, con EUR/GBP in calo dello 0,11% a 0,7887.
Nel corso della giornata gli USA rilasceranno di dati sulle richieste di sussidio di disoccupazione seguiti da un report sui prezzi all’importazione.