Investing.com – L’euro è sceso contro il dollaro USA al minimo di 2 settimane e mezza, per via del timore che la zona euro stia entrando in recessione, unito alla preoccupazione per la crisi del debito greco.
Durante il pomeriggio europeo, l’euro è sceso contro il dollaro a 1,3131, il minimo dal 17 febbraio, la coppia EUR/USD si è successivamente attestata a 1,3133, in calo dello 0,64%,
Supporto a 1,3043, minimo del 15 febbraio e resistenza a 1,3225, massimo della sessione.
La zona euro ha prodotto i dati rivisti sul PIL del 4° trimestre, che mostrano una contrazione dello 0,3%, in linea con le aspettative e con la precedente stima.
Il PIL annuo si è contratto ad un tasso dello 0,7%, in linea con le aspettative e con la precedente stima.
I dati hanno alimentato ulteriormente i timori sulla crescita mondiale, facendo seguito alle dichiarazioni del Premier Cinese Wen Jiabao, il quale ha affermato che il governo avrà come target un espansione del 7,5% per il 2012, il target più basso degli ultimi 8 anni.
Intanto i mercati restano cauti, in vista della scadenza dell’8 marzo fissata per i titolari dei bond per firmare all’accordo di swap di 160 miliardi di debito, una condizione necessaria ad Atene per il fondo di salvataggio di 130 miliardi di euro recentemente approvato.
Stamane il ministro delle finanze Greco, Evangelos Venizelos, ha richiesto ai creditori del settore privato di aderire con urgenza allo swap del debito, avvertendo che si trattava della migliore offerta disponibile.
La moneta unica è scesa contro uno yen forte, con
EUR/JPY in calo dell’1,28% a 106,40, ed è sceso anche contro la sterlina con EUR/GBP in calo dello 0,02% a 0,8327.
La Reserve Bank of Australia ha rilasciato oggi il tasso di interesse, rimasto invariato al 4,25%, come ampiamente previsto, per via della stabilizzazione della crisi del debito della zona euro ed i segni dei una maggiore crescita negli USA.
Durante il pomeriggio europeo, l’euro è sceso contro il dollaro a 1,3131, il minimo dal 17 febbraio, la coppia EUR/USD si è successivamente attestata a 1,3133, in calo dello 0,64%,
Supporto a 1,3043, minimo del 15 febbraio e resistenza a 1,3225, massimo della sessione.
La zona euro ha prodotto i dati rivisti sul PIL del 4° trimestre, che mostrano una contrazione dello 0,3%, in linea con le aspettative e con la precedente stima.
Il PIL annuo si è contratto ad un tasso dello 0,7%, in linea con le aspettative e con la precedente stima.
I dati hanno alimentato ulteriormente i timori sulla crescita mondiale, facendo seguito alle dichiarazioni del Premier Cinese Wen Jiabao, il quale ha affermato che il governo avrà come target un espansione del 7,5% per il 2012, il target più basso degli ultimi 8 anni.
Intanto i mercati restano cauti, in vista della scadenza dell’8 marzo fissata per i titolari dei bond per firmare all’accordo di swap di 160 miliardi di debito, una condizione necessaria ad Atene per il fondo di salvataggio di 130 miliardi di euro recentemente approvato.
Stamane il ministro delle finanze Greco, Evangelos Venizelos, ha richiesto ai creditori del settore privato di aderire con urgenza allo swap del debito, avvertendo che si trattava della migliore offerta disponibile.
La moneta unica è scesa contro uno yen forte, con
EUR/JPY in calo dell’1,28% a 106,40, ed è sceso anche contro la sterlina con EUR/GBP in calo dello 0,02% a 0,8327.
La Reserve Bank of Australia ha rilasciato oggi il tasso di interesse, rimasto invariato al 4,25%, come ampiamente previsto, per via della stabilizzazione della crisi del debito della zona euro ed i segni dei una maggiore crescita negli USA.