Investing.com – L’euro è sceso stamane contro il dollaro giovedì, dopo i dati che hanno mostrato che numero di persone che hanno presentato istanza di sussidio di disoccupazione negli Stati Uniti la scorsa settimana è sceso leggermente, vicino al livello più basso dal marzo 2008.
Nel pomeriggio europeo, il cambio EUR/USD ha toccato 1,3282, il minimo dal 23 febbraio; il cambio successivamente si è attestato a 1,3288, in calo dello 0,27%.
Supporto a 1,3230, minimo del 23 febbraio e resistenza a 1,3355, massimo della sessione.
In un rapporto, il Dipartimento del Lavoro ha dichiarato che il numero di persone che hanno presentato istanza di sussidio di disoccupazione negli Stati Uniti nella settimana terminata il 25 febbraio è sceso di 2.000, ad un destagionalizzato 351.000. I dati della settimana precedente sono stati rivisti a 353.000 da 351.000
Riferendo davanti al congresso, Bernanke ha dichiarato che i dati migliori sull’occupazione insieme all’aumento del petrolio, potrebbero spingere l’inflazione.
Tuttavia ha aggiunto che la banca centrale era pronto ad adeguarsi “in maniera appropriata” per supportare la ripresa economica.
Il sentimento sulla moneta unica è rimasto fragile per i timori sull’efficacia a lungo termine dell’operazione di immissione di liquidità della BCE.
Intanto i timori per le previsioni economiche dell’area sono esacerbate dal rilascio dai dati che mostrano che nella zona euro il tasso di disoccupazione è salito più del previsto a gennaio, salendo al massimo dall’introduzione dell’euro, mentre è salito anche il tasso annuo d’inflazione.
Un report separato ha mostrato che il settore manifatturiero si è contratto per il settimo mese consecutivo a febbraio.
L’euro, è sceso contro la sterlina e contro lo yen, con EUR/GBP in calo dello 0,42% a 0,8336 ed EUR/JPY giù dello 0,19% a 107,91.
Nel corso della giornata, gli Stati Uniti produrranno i dati sulle richieste iniziali di sussidio di disoccupazione, mentre l’Institute for Supply Management produrrà un report sull’attività manifatturiera. Inoltre, il presidente della Federal Reserve Ben Bernanke riferirà per il secondo giorno davanti al Congresso.
Nel pomeriggio europeo, il cambio EUR/USD ha toccato 1,3282, il minimo dal 23 febbraio; il cambio successivamente si è attestato a 1,3288, in calo dello 0,27%.
Supporto a 1,3230, minimo del 23 febbraio e resistenza a 1,3355, massimo della sessione.
In un rapporto, il Dipartimento del Lavoro ha dichiarato che il numero di persone che hanno presentato istanza di sussidio di disoccupazione negli Stati Uniti nella settimana terminata il 25 febbraio è sceso di 2.000, ad un destagionalizzato 351.000. I dati della settimana precedente sono stati rivisti a 353.000 da 351.000
Riferendo davanti al congresso, Bernanke ha dichiarato che i dati migliori sull’occupazione insieme all’aumento del petrolio, potrebbero spingere l’inflazione.
Tuttavia ha aggiunto che la banca centrale era pronto ad adeguarsi “in maniera appropriata” per supportare la ripresa economica.
Il sentimento sulla moneta unica è rimasto fragile per i timori sull’efficacia a lungo termine dell’operazione di immissione di liquidità della BCE.
Intanto i timori per le previsioni economiche dell’area sono esacerbate dal rilascio dai dati che mostrano che nella zona euro il tasso di disoccupazione è salito più del previsto a gennaio, salendo al massimo dall’introduzione dell’euro, mentre è salito anche il tasso annuo d’inflazione.
Un report separato ha mostrato che il settore manifatturiero si è contratto per il settimo mese consecutivo a febbraio.
L’euro, è sceso contro la sterlina e contro lo yen, con EUR/GBP in calo dello 0,42% a 0,8336 ed EUR/JPY giù dello 0,19% a 107,91.
Nel corso della giornata, gli Stati Uniti produrranno i dati sulle richieste iniziali di sussidio di disoccupazione, mentre l’Institute for Supply Management produrrà un report sull’attività manifatturiera. Inoltre, il presidente della Federal Reserve Ben Bernanke riferirà per il secondo giorno davanti al Congresso.