Investing.com – L’euro ha cancellato i guadagni di stamattina contro il dollaro, staccandosi dal massimo di un mese, per via dei rendimenti dei titoli spagnoli che toccano un nuovo record dall’introduzione dell’euro e dei timori sugli sforzi per formare una coalizione di governo in Grecia.
Nel pomeriggio degli scambi asiatici il cambio EUR/USD si è staccato da 1,2748, il massimo dal 22 maggio, per attestarsi a 1,2624, in calo dello 0,11%.
Supporto a 1,2541, minimo del 14 giugno e resistenza a 1,2748, massimo della sessione.
L’euro si è indebolito dopo che il rendimento dei titoli a10 anni spagnoli è salito ad un record dall’introduzione dell’euro del 7,13%, al di sopra della soglia critica del 7%, considerata insostenibile nel lungo termine e che ha preceduto i salvataggi in Grecia, Irlanda e Portogallo.
Il picco dello spread è arrivato nonostante gli sforzi di Madrid per cercare di circoscrivere gli effetti della crisi del debito sovrano, dopo l’accordo di un piano di salvataggio di 100 miliardi di euro per le banche spagnole.
Intanto il rendimento dei titoli italiani a 10 anni è salito al 6,06%, nel timore di contagio del debito sovrano.
Gli investitori restano cauti per via dei timori sulla capacità del partito europeista Nuova Democrazia, di creare una forte coalizione di governo, visto il minimo scarto delle elezioni.
L’euro ha cancellato i guadagni contro la sterlina e lo yen, con EUR/JPY in salita dello 0,28% a 99,79, staccandosi dal massimo della sessione di 100,85 ed EUR/GBP in salita dello 0,24% a 0,8067, contro il massimo della sessione di 0,8111.
Nel corso della giornata avrà inizio in Messico i summit di 2 giorni del G20.
Nel pomeriggio degli scambi asiatici il cambio EUR/USD si è staccato da 1,2748, il massimo dal 22 maggio, per attestarsi a 1,2624, in calo dello 0,11%.
Supporto a 1,2541, minimo del 14 giugno e resistenza a 1,2748, massimo della sessione.
L’euro si è indebolito dopo che il rendimento dei titoli a10 anni spagnoli è salito ad un record dall’introduzione dell’euro del 7,13%, al di sopra della soglia critica del 7%, considerata insostenibile nel lungo termine e che ha preceduto i salvataggi in Grecia, Irlanda e Portogallo.
Il picco dello spread è arrivato nonostante gli sforzi di Madrid per cercare di circoscrivere gli effetti della crisi del debito sovrano, dopo l’accordo di un piano di salvataggio di 100 miliardi di euro per le banche spagnole.
Intanto il rendimento dei titoli italiani a 10 anni è salito al 6,06%, nel timore di contagio del debito sovrano.
Gli investitori restano cauti per via dei timori sulla capacità del partito europeista Nuova Democrazia, di creare una forte coalizione di governo, visto il minimo scarto delle elezioni.
L’euro ha cancellato i guadagni contro la sterlina e lo yen, con EUR/JPY in salita dello 0,28% a 99,79, staccandosi dal massimo della sessione di 100,85 ed EUR/GBP in salita dello 0,24% a 0,8067, contro il massimo della sessione di 0,8111.
Nel corso della giornata avrà inizio in Messico i summit di 2 giorni del G20.