Investing.com – L’euro ha esteso le perdite contro il dollaro stamane, tra i maggiori timori sul settore bancario iberico e le preoccupazione sulla situazione greca.
Nella pomeriggio degli scambi europei il cambio EUR/USD ha toccato 1,2668, il minimo dal 17 gennaio; successivamente il cambio si è attestato a 1,2669, in calo dello 0,36%.
Supporto a 1,2625, minimo del 16 gennaio e resistenza a 1,2748, massimo della sessione.
Il sentimento ha risentito del crollo di Bankia sull’IBEX Exchange, nella notizia che i consumatori hanni ritirato più di un milione di euro in fondi dalla nazionalizzazione della banca della scorsa settimana.
Inoltre a peggiorare il clima sul settore bancario iberico l’annuncio di Moody’s di un imminente downgrade in questa sessione.
La Spagna ha venduto all’asta 2,5 miliardi di euro in titoli di stato; l’asta ha visto un’impennata del rendimento medio che ha acceso i timori per il settore bancario del paese.
Intanto crescono i timori sull’eventuale uscita della Grecia dalla zona euro, in vista delle elezioni del prossimo mese che potrebbero vedere i partiti anti austerity al comando.
Sempre oggi la Banca Centrale Europea ha smesso di inviare liquidità ad una serie di banche greche seriamente sottocapitalizzate, spostandole in un programma di supporto di liquidità d’emergenza.
L’euro ha tenuto i guadagni contro la sterlina, con EUR/GBP in salita dello 0,14% a 0,8002, ma è scesa contro lo yen, con EUR/JPY giù dello 0,45% a 101,69 .
Nel corso della giornata gli USA rilasceranno i dati sulle richieste di sussidio di disoccupazione, seguita da un report sull’attività manifatturiera nell’area di Philadelphia.
Nella pomeriggio degli scambi europei il cambio EUR/USD ha toccato 1,2668, il minimo dal 17 gennaio; successivamente il cambio si è attestato a 1,2669, in calo dello 0,36%.
Supporto a 1,2625, minimo del 16 gennaio e resistenza a 1,2748, massimo della sessione.
Il sentimento ha risentito del crollo di Bankia sull’IBEX Exchange, nella notizia che i consumatori hanni ritirato più di un milione di euro in fondi dalla nazionalizzazione della banca della scorsa settimana.
Inoltre a peggiorare il clima sul settore bancario iberico l’annuncio di Moody’s di un imminente downgrade in questa sessione.
La Spagna ha venduto all’asta 2,5 miliardi di euro in titoli di stato; l’asta ha visto un’impennata del rendimento medio che ha acceso i timori per il settore bancario del paese.
Intanto crescono i timori sull’eventuale uscita della Grecia dalla zona euro, in vista delle elezioni del prossimo mese che potrebbero vedere i partiti anti austerity al comando.
Sempre oggi la Banca Centrale Europea ha smesso di inviare liquidità ad una serie di banche greche seriamente sottocapitalizzate, spostandole in un programma di supporto di liquidità d’emergenza.
L’euro ha tenuto i guadagni contro la sterlina, con EUR/GBP in salita dello 0,14% a 0,8002, ma è scesa contro lo yen, con EUR/JPY giù dello 0,45% a 101,69 .
Nel corso della giornata gli USA rilasceranno i dati sulle richieste di sussidio di disoccupazione, seguita da un report sull’attività manifatturiera nell’area di Philadelphia.