Investing.com – L’euro è sceso stamane contro il dollaro, dopo il rilascio di dati deludenti sul clima dei consumatori tedeschi, che hanno contribuito a fomentare i timori di un contagio della crisi del debito della zona euro; mentre le dichiarazioni del Presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke, hanno continuato a pesare sul biglietto verde.
Alla chiusura degli scambi asiatici, il cambio EUR/USD ha toccato 1,3334, il minimo della sessione; successivamente il cambio si è attestato a 1,3335, in calo dello 0,17%.
Supporto a 1,3281, minimo del 1° marzo e resistenza a 1,3398, massimo del 28 novembre.
L’euro è andato sotto pressione dopo che un report Gfk ha mostrato che l’indice del clima dei consumatori è sceso inaspettatamente a marzo, in calo al 5,9 dal 6,0 del mese precedente.
Gli analisti avevano previsto una lettura di 6,2 a marzo.
I mercati sono rimasti cauti, dopo le dichiarazioni del Premier Italiano Mario Monti, il quale aveva avvisato durante il week end dell’esistenza di un rischio di contagio da Madrid, che potrebbe riaccendere la crisi del debito della zona euro.
Il dollaro è rimasto sotto pressione dopo che il presidente della Fed Ben Bernanke ha dichiarato che è necessario un ulteriore assestamento monetario per rispondere ai grandi miglioramenti del mercato del lavoro, da lui definiti “fuori dal normale”.
L’euro è rimasto pressoché invariato contro la sterlina, con EUR/GBP in calo dello 0,01% a 0,8363.
Nel corso della giornata gli Stati Uniti produrranno un report sull’indice dei prezzi delle abitazioni Standard & Poor’s/Case Shiller, nonché i dati sulla fiducia dei consumatori.
Alla chiusura degli scambi asiatici, il cambio EUR/USD ha toccato 1,3334, il minimo della sessione; successivamente il cambio si è attestato a 1,3335, in calo dello 0,17%.
Supporto a 1,3281, minimo del 1° marzo e resistenza a 1,3398, massimo del 28 novembre.
L’euro è andato sotto pressione dopo che un report Gfk ha mostrato che l’indice del clima dei consumatori è sceso inaspettatamente a marzo, in calo al 5,9 dal 6,0 del mese precedente.
Gli analisti avevano previsto una lettura di 6,2 a marzo.
I mercati sono rimasti cauti, dopo le dichiarazioni del Premier Italiano Mario Monti, il quale aveva avvisato durante il week end dell’esistenza di un rischio di contagio da Madrid, che potrebbe riaccendere la crisi del debito della zona euro.
Il dollaro è rimasto sotto pressione dopo che il presidente della Fed Ben Bernanke ha dichiarato che è necessario un ulteriore assestamento monetario per rispondere ai grandi miglioramenti del mercato del lavoro, da lui definiti “fuori dal normale”.
L’euro è rimasto pressoché invariato contro la sterlina, con EUR/GBP in calo dello 0,01% a 0,8363.
Nel corso della giornata gli Stati Uniti produrranno un report sull’indice dei prezzi delle abitazioni Standard & Poor’s/Case Shiller, nonché i dati sulla fiducia dei consumatori.