Investing.com – L’euro continua a scendere contro il dollaro, sulla moneta unica continuano a pesare i timori persistenti sul governo greco e la possibilità che il paese sia costretto ad uscire dalla zona euro.
Il cambio EUR/USD ha toccato 1,2861, il minimo dal 19 gennaio; successivamente il cambio si è attestato a 1,2866, in calo dello 0,39%.
Supporto a 1,2838, minimo del 19 gennaio e resistenza a 1,2903, massimo della sessione.
Ieri Alexis Tsipras, leader del maggiore partito greco, anti-salvataggio, la Syriza, ha rifiutato l’invito del presidente del paese di formare un nuovo governo, accendendo il timore che le nuove elezioni siano inevitabili e che il paese non sarà in grado di rispettare i suoi obblighi fiscali.
Intanto è in salita il rendimento dei titoli italiani e spagnoli venduti oggi all’asta.
La Spagna ha venduto all’asta 2,9 miliardi di euro in titoli di Stato a 12 e 18 mesi, al di sotto del target di 3 miliardi di euro. Il rendimento dei titoli a 12 mesi è salito al 2,98%, dal 2,62% , mentre rendimento dei titoli a 18 mesi è salito al 3,3%, dal 3,11%.
L’Italia ha venduto all’asta 5,25 miliardi di euro in titoli di Stato ad un rendimento del 3,91%, il massimo da gennaio, ma al di sotto del livello del 4%.
Il sentimento è andato ulteriormente sotto pressione dopo i dati sulla produzione industriale della zona euro - scesa inaspettatamente a marzo – che hanno acceso i timori sulla stabilità dell’economia dell’intera area.
L’Eurostat, l’agenzia statistica europea ha dichiarato che la produzione industrial è scesa di un destagionalizzato 0,3% a marzo, contro le aspettative per un aumento dello 0,4%.
L’euro è sceso contro la sterlina e contro lo yen, con EUR/GBP in calo dello 0,44% a 0,80001 ed EUR/JPY in calo dello 0,57% a 102,64.
Nel corso della giornata è atteso a Bruxelles l’incontro dei ministri delle finanze UE.
Il cambio EUR/USD ha toccato 1,2861, il minimo dal 19 gennaio; successivamente il cambio si è attestato a 1,2866, in calo dello 0,39%.
Supporto a 1,2838, minimo del 19 gennaio e resistenza a 1,2903, massimo della sessione.
Ieri Alexis Tsipras, leader del maggiore partito greco, anti-salvataggio, la Syriza, ha rifiutato l’invito del presidente del paese di formare un nuovo governo, accendendo il timore che le nuove elezioni siano inevitabili e che il paese non sarà in grado di rispettare i suoi obblighi fiscali.
Intanto è in salita il rendimento dei titoli italiani e spagnoli venduti oggi all’asta.
La Spagna ha venduto all’asta 2,9 miliardi di euro in titoli di Stato a 12 e 18 mesi, al di sotto del target di 3 miliardi di euro. Il rendimento dei titoli a 12 mesi è salito al 2,98%, dal 2,62% , mentre rendimento dei titoli a 18 mesi è salito al 3,3%, dal 3,11%.
L’Italia ha venduto all’asta 5,25 miliardi di euro in titoli di Stato ad un rendimento del 3,91%, il massimo da gennaio, ma al di sotto del livello del 4%.
Il sentimento è andato ulteriormente sotto pressione dopo i dati sulla produzione industriale della zona euro - scesa inaspettatamente a marzo – che hanno acceso i timori sulla stabilità dell’economia dell’intera area.
L’Eurostat, l’agenzia statistica europea ha dichiarato che la produzione industrial è scesa di un destagionalizzato 0,3% a marzo, contro le aspettative per un aumento dello 0,4%.
L’euro è sceso contro la sterlina e contro lo yen, con EUR/GBP in calo dello 0,44% a 0,80001 ed EUR/JPY in calo dello 0,57% a 102,64.
Nel corso della giornata è atteso a Bruxelles l’incontro dei ministri delle finanze UE.