Investing.com – L’euro è in salita contro il dollaro statunitense questo venerdì, ma è rimasto sotto pressione per via dell’incertezza sulle previsioni di crescita nella zona euro che continuano a pesare.
Alla chiusura degli scambi asiatici il cambio EUR/USD ha toccato 1,3041, il massimo della seduta; successivamente il cambio si è attestato a 1,3035, in salita dello 0,23%.
Supporto a 1,2984, minimo dell’11 marzo e resistenza a 1,3118, massimo del 7 marzo.
L’euro è sotto pressione dopo i dati ufficiali di ieri che hanno mostrato una contrazione nella zona euro dell’occupazione pari allo 0,3% nel quarto trimestre, alimentando i timori per le previsioni economiche della regione.
La Banca Centrale Europea ha dichiarato nel suo bollettino mensile che è prevista una ripresa graduale dell’economia della zona euro nel corso dell’anno, ma restano dei rischi dovuti alla capacità dei governi di attuare le riforme strutturali.
Il dollaro è salito dopo che il Dipartimento per il Lavoro ha dichiarato giovedì che il numero di richiedenti sussidio di disoccupazione negli Stati Uniti è sceso di 10.000 ad un destagionalizzato 332.000 la scorsa settimana, contro le aspettative di un aumento di 8.000 a 350.000.
I dati inaspettatamente positivi, unitamente ai recenti dati sull’occupazione non agricola e sulle vendite al dettagli, hanno spinto l’ottimismo verso la ripresa nel mercato del lavoro USA.
L’euro è stabile contro la sterlina, con EUR/GBP in calo dello 0,12%, a 0,8614.
Nel corso della giornata, i Capi di Stato e di Governo dell’Unione Europea si incontreranno per il secondo giorno del summit economico in corso a Bruxelles. La zona euro pubblicherà nel frattempo i dati ufficiali sull’IPC.
Gli Stati Uniti produrranno i dati ufficiali sull’IPC ed i dati preliminari sul sentimento dei consumatori sull’Università del Michigan, seguiti dai dati sulla produzione industriale e sull’attività del settore manifatturiero nello stato di New York.
Alla chiusura degli scambi asiatici il cambio EUR/USD ha toccato 1,3041, il massimo della seduta; successivamente il cambio si è attestato a 1,3035, in salita dello 0,23%.
Supporto a 1,2984, minimo dell’11 marzo e resistenza a 1,3118, massimo del 7 marzo.
L’euro è sotto pressione dopo i dati ufficiali di ieri che hanno mostrato una contrazione nella zona euro dell’occupazione pari allo 0,3% nel quarto trimestre, alimentando i timori per le previsioni economiche della regione.
La Banca Centrale Europea ha dichiarato nel suo bollettino mensile che è prevista una ripresa graduale dell’economia della zona euro nel corso dell’anno, ma restano dei rischi dovuti alla capacità dei governi di attuare le riforme strutturali.
Il dollaro è salito dopo che il Dipartimento per il Lavoro ha dichiarato giovedì che il numero di richiedenti sussidio di disoccupazione negli Stati Uniti è sceso di 10.000 ad un destagionalizzato 332.000 la scorsa settimana, contro le aspettative di un aumento di 8.000 a 350.000.
I dati inaspettatamente positivi, unitamente ai recenti dati sull’occupazione non agricola e sulle vendite al dettagli, hanno spinto l’ottimismo verso la ripresa nel mercato del lavoro USA.
L’euro è stabile contro la sterlina, con EUR/GBP in calo dello 0,12%, a 0,8614.
Nel corso della giornata, i Capi di Stato e di Governo dell’Unione Europea si incontreranno per il secondo giorno del summit economico in corso a Bruxelles. La zona euro pubblicherà nel frattempo i dati ufficiali sull’IPC.
Gli Stati Uniti produrranno i dati ufficiali sull’IPC ed i dati preliminari sul sentimento dei consumatori sull’Università del Michigan, seguiti dai dati sulla produzione industriale e sull’attività del settore manifatturiero nello stato di New York.