Investing.com – L’euro è in calo contro il dollaro statunitense questo lunedì, con il sentimento dei mercati indebolitosi venerdì per via del mancato accordo tra i legislatori USA per evitare una serie di tagli automatici alla spesa pubblica; intanto continua a pesare sulla moneta unica la situazione nella zona euro.
Alla chiusura degli scambi asiatici il cambio EUR/USD ha toccato 1,2990, il minimo della seduta; successivamente il cambio si è attestato a 1,2994, in calo dello 0,18%.
Supporto a 1,2929, minimo dell’11 dicembre e resistenza a 1,3101, massimo del 1° marzo.
Ottantacinque miliardi di dollari di tagli alla spesa pubblica noti come “sequestration”, hanno avuto inizio venerdì, poiché i decisori statunitensi non sono riusciti a trovare un accordo sui tagli alle spese e sulla riforma delle tasse per superare la questione del deficit di bilancio del paese.
Il Presidente Barack Obama ha dichiarato ieri che potrebbe trovare un accordo coi repubblicani tramite i tagli al welfare come quelli al sistema sanitario.
Intanto, i timori per il debito della zona euro persistono, dopo i dati preliminari di venerdì che hanno mostrato che l’IPC è scesa al tasso annuo dell’1,8% a febbraio, contro il 2% del mese scorso, mentre un secondo report ha mostrato che il tasso di disoccupazione nell’area è salito al massimo di 11,9% a gennaio dall’11,8% del mese precedente.
L’euro è in calo contro la sterlina, con EUR/GBP in calo dello 0,12%, a 0,8648.
Nel corso della giornata la Spagna rilascerà i dati ufficiali sulle variazioni del tasso di disoccupazione.
Alla chiusura degli scambi asiatici il cambio EUR/USD ha toccato 1,2990, il minimo della seduta; successivamente il cambio si è attestato a 1,2994, in calo dello 0,18%.
Supporto a 1,2929, minimo dell’11 dicembre e resistenza a 1,3101, massimo del 1° marzo.
Ottantacinque miliardi di dollari di tagli alla spesa pubblica noti come “sequestration”, hanno avuto inizio venerdì, poiché i decisori statunitensi non sono riusciti a trovare un accordo sui tagli alle spese e sulla riforma delle tasse per superare la questione del deficit di bilancio del paese.
Il Presidente Barack Obama ha dichiarato ieri che potrebbe trovare un accordo coi repubblicani tramite i tagli al welfare come quelli al sistema sanitario.
Intanto, i timori per il debito della zona euro persistono, dopo i dati preliminari di venerdì che hanno mostrato che l’IPC è scesa al tasso annuo dell’1,8% a febbraio, contro il 2% del mese scorso, mentre un secondo report ha mostrato che il tasso di disoccupazione nell’area è salito al massimo di 11,9% a gennaio dall’11,8% del mese precedente.
L’euro è in calo contro la sterlina, con EUR/GBP in calo dello 0,12%, a 0,8648.
Nel corso della giornata la Spagna rilascerà i dati ufficiali sulle variazioni del tasso di disoccupazione.