Investing.com – L’euro è sceso contro il dollaro USA al minimo di 2 anni questo martedì, i dati deboli della zona euro ed il prospettarsi di un salvataggio per la Spagna hanno pesato sulla moneta unica.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio EUR/USD ha toccato 1,2085 il minimo della sessione; successivamente il cambio si è attestato a 1,2090, in calo dello 0,22%.
Supporto a breve termine a 1,2067, minimo di lunedì e di due anni e resistenza a 1,2282, massimo di venerdì.
Stamattina la Spagna ha collocato 3,02 miliardi di euro in titoli di stato a 3 e 6 mesi, ad un rendimento maggiore rispetto all’asta scorsa.
Intanto il rendimento dei titoli spagnoli a 10 anni ha toccato un record del 7,60%, molto al di sopra della soglia critica del 7% considerata insostenibile nel lungo termine.
Stamane i dati hanno mostrato che l’indice dell’attività manifatturiera tedesca è crollato al minimo di più di 3 anni, un giorno dopo la
decisione dell’agenzia di rating Moody’s di tagliare la previsione sulla Germania a negativo da stabile.
Altri report hanno mostrato che l’attività manifatturiera della zona euro si è contratta al ritmo più veloce dal maggio 2009 a luglio, mentre il settore manifatturiero si è contratto al ritmo più veloce degli ultimi 38 mesi.
Il sentimento degli investitori ha avuto un certo supporto dal report che mostra un miglioramento dell’indice manifatturiero cinese HSBC a 49,5 a luglio, il massimo da febbraio, da una lettura finale di 48,2 a giugno.
Sebbene il numero si rimasto sotto il 50,0 che indica contrazione, il miglioramento rispetto al mese precedente allenta i timori si un rallentamento dell’economia cinese.
L’euro è rimasto vicino al livello più basso degli ultimi 12 anni contro lo yen, con EUR/JPY giù dello 0,48% a 94,52 ed è rimasto vicino al minimo di 3 anni e mezzo contro la sterlina, con EUR/GBP in calo dello 0,30% a 0,7790.
Nel corso della giornata gli USA rilasceranno i dati
preliminari sull’attività manifatturiera, mentre è atteso il discorso del Presidente della Fed Ben Bernanke.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio EUR/USD ha toccato 1,2085 il minimo della sessione; successivamente il cambio si è attestato a 1,2090, in calo dello 0,22%.
Supporto a breve termine a 1,2067, minimo di lunedì e di due anni e resistenza a 1,2282, massimo di venerdì.
Stamattina la Spagna ha collocato 3,02 miliardi di euro in titoli di stato a 3 e 6 mesi, ad un rendimento maggiore rispetto all’asta scorsa.
Intanto il rendimento dei titoli spagnoli a 10 anni ha toccato un record del 7,60%, molto al di sopra della soglia critica del 7% considerata insostenibile nel lungo termine.
Stamane i dati hanno mostrato che l’indice dell’attività manifatturiera tedesca è crollato al minimo di più di 3 anni, un giorno dopo la
decisione dell’agenzia di rating Moody’s di tagliare la previsione sulla Germania a negativo da stabile.
Altri report hanno mostrato che l’attività manifatturiera della zona euro si è contratta al ritmo più veloce dal maggio 2009 a luglio, mentre il settore manifatturiero si è contratto al ritmo più veloce degli ultimi 38 mesi.
Il sentimento degli investitori ha avuto un certo supporto dal report che mostra un miglioramento dell’indice manifatturiero cinese HSBC a 49,5 a luglio, il massimo da febbraio, da una lettura finale di 48,2 a giugno.
Sebbene il numero si rimasto sotto il 50,0 che indica contrazione, il miglioramento rispetto al mese precedente allenta i timori si un rallentamento dell’economia cinese.
L’euro è rimasto vicino al livello più basso degli ultimi 12 anni contro lo yen, con EUR/JPY giù dello 0,48% a 94,52 ed è rimasto vicino al minimo di 3 anni e mezzo contro la sterlina, con EUR/GBP in calo dello 0,30% a 0,7790.
Nel corso della giornata gli USA rilasceranno i dati
preliminari sull’attività manifatturiera, mentre è atteso il discorso del Presidente della Fed Ben Bernanke.