Investing.com – L’euro è in salita contro il dollaro statunitense questo martedì, in seguito al rilascio di dati statunitensi piuttosto deludenti che ieri hanno alimentato i timori sulla forza della ripresa negli USA.
Alla chiusura degli scambi asiatici il cambio EUR/USD ha toccato 1,2877, il massimo della seduta; successivamente il cambio si è attestato a 1,2855, in salita dello 0,05%.
Supporto a 1,2770, minimo di lunedì e resistenza a 1,2888, massimo del 26 marzo.
L’Institute of Supply Management ha dichiarato che il suo indice PMI è sceso a 51,3 a marzo, il livello più basso da dicembre, contro 54,2 di febbraio.
Gli analisti avevano previsto che l’indice PMI sarebbe rimasto invariato lo scorso mese.
Il sentimento sull’euro è rimasto fragile, nei timori sulla situazione a Cipro e sull’incertezza politica in Italia.
L’euro è rimasto pressoché invariato contro la sterlina, con EUR/GBP in salita dello 0,08% a 0,8442 ma è sceso contro lo yen, con EUR/JPY in calo dello 0,49% a 119,21.
Spagna e Italia rilasceranno i dati sull’attività manifatturiera nel corso della giornata, mentre la zona euro produrrà i dati sul tasso di disoccupazione nel blocco della moneta unica.
Gli USA rilasceranno i dati del governo sugli ordinativi industriali.
Alla chiusura degli scambi asiatici il cambio EUR/USD ha toccato 1,2877, il massimo della seduta; successivamente il cambio si è attestato a 1,2855, in salita dello 0,05%.
Supporto a 1,2770, minimo di lunedì e resistenza a 1,2888, massimo del 26 marzo.
L’Institute of Supply Management ha dichiarato che il suo indice PMI è sceso a 51,3 a marzo, il livello più basso da dicembre, contro 54,2 di febbraio.
Gli analisti avevano previsto che l’indice PMI sarebbe rimasto invariato lo scorso mese.
Il sentimento sull’euro è rimasto fragile, nei timori sulla situazione a Cipro e sull’incertezza politica in Italia.
L’euro è rimasto pressoché invariato contro la sterlina, con EUR/GBP in salita dello 0,08% a 0,8442 ma è sceso contro lo yen, con EUR/JPY in calo dello 0,49% a 119,21.
Spagna e Italia rilasceranno i dati sull’attività manifatturiera nel corso della giornata, mentre la zona euro produrrà i dati sul tasso di disoccupazione nel blocco della moneta unica.
Gli USA rilasceranno i dati del governo sugli ordinativi industriali.