Investing.com – L’euro è in salita contro il dollaro stamane, ma resta vicino al minimo di 3 mesi e mezzo; continuano a pesare i timori sulla situazione politica incerta in Grecia e la minaccia che il piano di salvataggio del paese possa saltare, facendo uscire Atene dalla zona euro.
Alla chiusura degli scambi asiatici il cambio EUR/USD ha toccato 1,2956, il massimo giornaliero; successivamente il cambio si è attestato a 1,2950, in salita dello 0,18%.
Supporto a 1,2886, minimo del 20 gennaio e resistenza a 1,2998, massimo del 30 dicembre.
L’euro è rimasto sotto pressione dopo che Alexis Tsipras, leader del secondo partito greco, Syriza, ha fallito il tentativo di formare un nuovo governo, mettendo il socialista Evangelos Venizelos nella posizione di effettuare un ultimo tentativo di formare un nuovo governo nella giornata di domani.
Ma sono ridotte le possibilità che l’accordo su un nuovo governo venga trovato; dopo 2 tentativi falliti sarà probabile la necessità di nuove elezioni a così breve distanza. Tutto ciò accende i timori che il paese non riesca a mettere in piedi un governo in tempo per assicurarsi il mese prossimo la seconda tranche del salvataggio internazionale.
Gli investitori temono che l’approccio del neopresidente francese Francois Hollande per affrontare la crisi del debito incentrato maggiormente sulla crescita possa creare tensioni con la Germania.
L’euro è vicino al minimo di 3 anni e mezzo contro la sterlina, con EUR/GBP in salita dello 0,05% a 0,8020.
Nel corso della giornata, la Francia pubblicherà i dati ufficiali sulla produzione industriale, mentre gli USA rilasceranno i dati sulla bilancia commerciale seguita dai report governativi sulle richieste di disoccupazione e sui prezzi all’importazione. Inoltre, è atteso per oggi una dichiarazione del presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke.
Alla chiusura degli scambi asiatici il cambio EUR/USD ha toccato 1,2956, il massimo giornaliero; successivamente il cambio si è attestato a 1,2950, in salita dello 0,18%.
Supporto a 1,2886, minimo del 20 gennaio e resistenza a 1,2998, massimo del 30 dicembre.
L’euro è rimasto sotto pressione dopo che Alexis Tsipras, leader del secondo partito greco, Syriza, ha fallito il tentativo di formare un nuovo governo, mettendo il socialista Evangelos Venizelos nella posizione di effettuare un ultimo tentativo di formare un nuovo governo nella giornata di domani.
Ma sono ridotte le possibilità che l’accordo su un nuovo governo venga trovato; dopo 2 tentativi falliti sarà probabile la necessità di nuove elezioni a così breve distanza. Tutto ciò accende i timori che il paese non riesca a mettere in piedi un governo in tempo per assicurarsi il mese prossimo la seconda tranche del salvataggio internazionale.
Gli investitori temono che l’approccio del neopresidente francese Francois Hollande per affrontare la crisi del debito incentrato maggiormente sulla crescita possa creare tensioni con la Germania.
L’euro è vicino al minimo di 3 anni e mezzo contro la sterlina, con EUR/GBP in salita dello 0,05% a 0,8020.
Nel corso della giornata, la Francia pubblicherà i dati ufficiali sulla produzione industriale, mentre gli USA rilasceranno i dati sulla bilancia commerciale seguita dai report governativi sulle richieste di disoccupazione e sui prezzi all’importazione. Inoltre, è atteso per oggi una dichiarazione del presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke.