Investing.com – L’euro è salito questa mattina contro il dollaro; i dati positivi manifatturieri USA hanno rafforzato le speranze per una ripresa economica, ma i guadagni sono stati limitati dai report della zona euro che segnalano il pericolo di una futura recessione.
Alla chiusura degli scambi asiatici, il cambio EUR/USD ha toccato 1,3356, il massimo giornaliero; successivamente il cambio si è attestato a 1,3347, in salita dello 0,20%.
Supporto a 1,3277, minimo di lunedì e resistenza a 1,3384, massimo del 27 marzo e di un mese.
I dati rilasciati ieri hanno mostrato che l’attività manifatturiera nel Regno Unito è salita ad un passo più alto del previsto a marzo, in salita per il 32esimo mese consecutivo.
Un rapporto dell’ISM ha dichiarato che il suo indice dei responsabili degli acquisti è salito di 1,0 punto a 53,4 a marzo da 52,4 a febbraio, contro le aspettative di un aumento a 53,0 a marzo.
La moneta unica è rimasta sotto pressione dopo che i dati rivisti hanno mostrato che l’attività manifatturiera dell’area è rimasta al minimo di 3 mesi a marzo, in territorio negativo per gli otto mesi consecutivi.
Altri dati ufficiali hanno mostrato un aumento del tasso di disoccupazione nella zona euro che tocca il record del 10,8% a febbraio, dalla lettura precedente di gennaio del 10,7%, in linea con le aspettative.
L’euro è salito nei confronti della sterlina, con EUR/GBP in salita dello 0,14% a 0,8323.
Nel corso della giornata gli Stati Uniti produrranno i dati sugli ordinativi industriali, mentre la Federal Reserve rilascerà i verbali dell’ultimo meeting di politica monetaria.
Alla chiusura degli scambi asiatici, il cambio EUR/USD ha toccato 1,3356, il massimo giornaliero; successivamente il cambio si è attestato a 1,3347, in salita dello 0,20%.
Supporto a 1,3277, minimo di lunedì e resistenza a 1,3384, massimo del 27 marzo e di un mese.
I dati rilasciati ieri hanno mostrato che l’attività manifatturiera nel Regno Unito è salita ad un passo più alto del previsto a marzo, in salita per il 32esimo mese consecutivo.
Un rapporto dell’ISM ha dichiarato che il suo indice dei responsabili degli acquisti è salito di 1,0 punto a 53,4 a marzo da 52,4 a febbraio, contro le aspettative di un aumento a 53,0 a marzo.
La moneta unica è rimasta sotto pressione dopo che i dati rivisti hanno mostrato che l’attività manifatturiera dell’area è rimasta al minimo di 3 mesi a marzo, in territorio negativo per gli otto mesi consecutivi.
Altri dati ufficiali hanno mostrato un aumento del tasso di disoccupazione nella zona euro che tocca il record del 10,8% a febbraio, dalla lettura precedente di gennaio del 10,7%, in linea con le aspettative.
L’euro è salito nei confronti della sterlina, con EUR/GBP in salita dello 0,14% a 0,8323.
Nel corso della giornata gli Stati Uniti produrranno i dati sugli ordinativi industriali, mentre la Federal Reserve rilascerà i verbali dell’ultimo meeting di politica monetaria.