Investing.com – L’euro è in salita contro il dollaro USA, i timori per l’aumento dei rendimenti dei titoli spagnoli insieme all’incertezza sulle attese elezioni in Grecia hanno pesato sulla moneta unica.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio EUR/USD ha toccato 1,2553, il massimo da venerdì; successivamente il cambio si è attestato a 1,2533, in salita dello 0,24%.
Supporto a 1,2409, minimo del 6 giugno e resistenza a 1,2624, massimo del 7 giugno.
Ma il sentimento resta fragile, tra i timori che il salvataggio di 100 miliardi di euro alle banche iberiche stabilito aumenterà il fardello del debito della Spagna e renderà ancora più difficoltoso l’accesso di Madrid ai mercati del credito.
Il rendimento dei titoli a 10 anni spagnoli è risalito a 6,76% ieri, vicino alla soglia critica del 7%, considerata insostenibile nel lungo termine e che ha preceduto i salvataggi in Grecia, Irlanda e Portogallo.
Intanto gli investitori sono concentrati sull’esito delle elezioni che si terranno in Grecia questa domenica che potrebbero determinare il futuro del paese nella zona euro.
Stamane l’Italia ha visto i rendimenti salire al livello più alto da dicembre, nel corso di un’asta di titoli a 12 mesi, nel timore che sia il prossimo paese a richiedere un salvataggio.
Intanto i dati ufficiali hanno mostrato che la produzione industriale nella zona euro è scesa per il secondo mese consecutivo ad aprile dello 0,8%, enfatizzando ancora di più i timori per la salute dell’economia della regione.
L’euro è salito contro la sterlina e contro lo yen, con EUR/GBP in salita dello 0,26% a 0,8050 ed EUR/JPY in salita dello 0,39% a 99,80.
Nel corso della giornata gli USA pubblicheranno i dati ufficiali sulle vendite al dettaglio e sull’IPP, nonché un report sulle scorte di greggio.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio EUR/USD ha toccato 1,2553, il massimo da venerdì; successivamente il cambio si è attestato a 1,2533, in salita dello 0,24%.
Supporto a 1,2409, minimo del 6 giugno e resistenza a 1,2624, massimo del 7 giugno.
Ma il sentimento resta fragile, tra i timori che il salvataggio di 100 miliardi di euro alle banche iberiche stabilito aumenterà il fardello del debito della Spagna e renderà ancora più difficoltoso l’accesso di Madrid ai mercati del credito.
Il rendimento dei titoli a 10 anni spagnoli è risalito a 6,76% ieri, vicino alla soglia critica del 7%, considerata insostenibile nel lungo termine e che ha preceduto i salvataggi in Grecia, Irlanda e Portogallo.
Intanto gli investitori sono concentrati sull’esito delle elezioni che si terranno in Grecia questa domenica che potrebbero determinare il futuro del paese nella zona euro.
Stamane l’Italia ha visto i rendimenti salire al livello più alto da dicembre, nel corso di un’asta di titoli a 12 mesi, nel timore che sia il prossimo paese a richiedere un salvataggio.
Intanto i dati ufficiali hanno mostrato che la produzione industriale nella zona euro è scesa per il secondo mese consecutivo ad aprile dello 0,8%, enfatizzando ancora di più i timori per la salute dell’economia della regione.
L’euro è salito contro la sterlina e contro lo yen, con EUR/GBP in salita dello 0,26% a 0,8050 ed EUR/JPY in salita dello 0,39% a 99,80.
Nel corso della giornata gli USA pubblicheranno i dati ufficiali sulle vendite al dettaglio e sull’IPP, nonché un report sulle scorte di greggio.