Investing.com – L’euro è salito contro il dollaro stamane, spinto dalle speranze che i leader europei metteranno in pratica degli interventi per stemperare la crisi intorno alla zona euro.
Alla chiusura degli scambi asiatici il cambio EUR/USD ha toccato 1,2542, il massimo dal 29 maggio; successivamente il cambio si è attestato a 1,2509, in salita dello 0,09%.
Supporto a 1,2385, minimo di lunedì e resistenza a 1,2601, massimo del 25 maggio.
Il sentimento del mercato si è risollevato in vista di una teleconferenza dei ministri delle finanze del gruppo delle 7 nazioni industrializzate per discutere la situazione dell’area dell’euro.
L’euro è stato supportato inoltre dalle aspettative circa un ulteriore allentamento monetario da parte della Banca Centrale Europea, al prossimo meeting di mercoledì, al fine di stabilizzare i mercati.
L’euro è salito contro la sterlina, con EUR/GBP in salita dello 0,06% a 0,8128, ed è salito contro lo yen, con EUR/JPY in salita dello 0,27% a 98,17.
Nel corso della giornata la zona euro produrrà i dati sulle vendite al dettaglio, mentre al Germania pubblicherà i dati sugli ordinativi industriali.
Negli USA l’ISM rilascerà il report sull’attività non manifatturiera.
Alla chiusura degli scambi asiatici il cambio EUR/USD ha toccato 1,2542, il massimo dal 29 maggio; successivamente il cambio si è attestato a 1,2509, in salita dello 0,09%.
Supporto a 1,2385, minimo di lunedì e resistenza a 1,2601, massimo del 25 maggio.
Il sentimento del mercato si è risollevato in vista di una teleconferenza dei ministri delle finanze del gruppo delle 7 nazioni industrializzate per discutere la situazione dell’area dell’euro.
L’euro è stato supportato inoltre dalle aspettative circa un ulteriore allentamento monetario da parte della Banca Centrale Europea, al prossimo meeting di mercoledì, al fine di stabilizzare i mercati.
L’euro è salito contro la sterlina, con EUR/GBP in salita dello 0,06% a 0,8128, ed è salito contro lo yen, con EUR/JPY in salita dello 0,27% a 98,17.
Nel corso della giornata la zona euro produrrà i dati sulle vendite al dettaglio, mentre al Germania pubblicherà i dati sugli ordinativi industriali.
Negli USA l’ISM rilascerà il report sull’attività non manifatturiera.