Investing.com – L’euro oscilla tra piccoli guadagni e piccole perdite contro il dollaro USA stamane, in un clima di grande scetticismo verso il prossimo summit UE ed i risvolti sulla crisi.
Alla chiusura degli scambi asiatici il cambio EUR/USD ha toccato 1,2508, il massimo della sessione, per toccare 1,2490, in calo dello 0,03%.
Supporto a breve termine a 1,2441, minimo di martedì e di sue settimane e resistenza a 1,2558, massimo di lunedì scorso.
Intanto il sentimento degli investitori è rimasto fragile in vista del summit UE di giovedì e venerdì, noi forti dubbi verso una maggiore integrazione fiscale che possa portare il fondo di salvataggio del blocco all’acquisto di debito del governo.
Nella settimana, la Cancelliera tedesca Angela Merkel ha distrutte le speranze di un’eventuale emissione di euro bond da parte della zona euro, dichiarando che l’idea è “economicamente sbagliata” e “controproducente”.
Il rendimento dei titoli Spagnoli a 10 anni è salito al 6,78%, vicino alla soglia critica del 7%, che ha costretto Grecia, Irlanda e Portogallo a chiedere un salvataggio internazionale.
Martedì i titoli spagnoli a breve termine hanno subito un’impennata, in seguito ad u’asta di debito ed al downgrade di massa per le banche spagnole ad opera dell’agenzia di rating Moody’s, dopo la richiesta formale di Madrid di 100 miliardi di euro per il settore bancario.
L’euro è salito leggermente contro la sterlina e contro lo yen, con EUR/GBP in salita dello 0,06% a 0,7992 ed EUR/JPY in salita dello 0,04% a 99,38.
Nel corso della giornata la Germania produrrà i dati preliminari sull’IPC. Gli USA rilasceranno i dati sugli ordinativi di beni durevoli insieme ai dati sulla vendita di case in corso.
Alla chiusura degli scambi asiatici il cambio EUR/USD ha toccato 1,2508, il massimo della sessione, per toccare 1,2490, in calo dello 0,03%.
Supporto a breve termine a 1,2441, minimo di martedì e di sue settimane e resistenza a 1,2558, massimo di lunedì scorso.
Intanto il sentimento degli investitori è rimasto fragile in vista del summit UE di giovedì e venerdì, noi forti dubbi verso una maggiore integrazione fiscale che possa portare il fondo di salvataggio del blocco all’acquisto di debito del governo.
Nella settimana, la Cancelliera tedesca Angela Merkel ha distrutte le speranze di un’eventuale emissione di euro bond da parte della zona euro, dichiarando che l’idea è “economicamente sbagliata” e “controproducente”.
Il rendimento dei titoli Spagnoli a 10 anni è salito al 6,78%, vicino alla soglia critica del 7%, che ha costretto Grecia, Irlanda e Portogallo a chiedere un salvataggio internazionale.
Martedì i titoli spagnoli a breve termine hanno subito un’impennata, in seguito ad u’asta di debito ed al downgrade di massa per le banche spagnole ad opera dell’agenzia di rating Moody’s, dopo la richiesta formale di Madrid di 100 miliardi di euro per il settore bancario.
L’euro è salito leggermente contro la sterlina e contro lo yen, con EUR/GBP in salita dello 0,06% a 0,7992 ed EUR/JPY in salita dello 0,04% a 99,38.
Nel corso della giornata la Germania produrrà i dati preliminari sull’IPC. Gli USA rilasceranno i dati sugli ordinativi di beni durevoli insieme ai dati sulla vendita di case in corso.