Investing.com - Il dollaro statunitense è sceso venerdì contro il dollaro, cancellando alcuni dei guadagni della settimana, in seguito al downgrade del credito della Spagna e dai timori sulla crisi della zona euro che hanno pesato sulla moneta unica.
Il cambio EUR/USD ha toccato 1,2624 giovedì, il massimo dal 23 maggio; la coppia successivamente si è attestata a 1,2513 alla chiusura di venerdì, in salita dello 0,77% rispetto alla settimana.
Supporto a 1,2434, minimo di venerdì e resistenza a 1,2624, massimo di giovedì.
L’euro è sceso dal minimo di 3 giorni contro il biglietto verde dopo che l’agenzia di rating Fitch ha declassato il rating di tre livelli a tripla-B venerdì, e ha indicato che nuovi tagli potrebbero essere fatti mentre il paese si combatte per stabilizzare il sistema bancario spagnolo.
Il downgrade è giunto dopo che i funzionari UE si sono preparati a discutere opzioni per un aiuto finanziario a Madrid in un teleconferenza di sabato mattina.
Il sentimento sulla moneta unica è stato colpito inoltre dai dati che hanno mostrato che le importazioni tedesche sono scese al massimo degli ultimi 2 anni ad aprile, scendendo al 4,8%, accendendo i timori sull’impatto della crisi della zona euro nella principale economia mondiale.
Un report separato ha mostrato che la produzione industriale è scesa dell’1,9% ad aprile, contro le aspettative di un calo dello 0,5%.
I traders sono rimasti cauti dopo che la Cina ha annunciato un taglio dei tassi di interesse a sorpresa giovedì, che alcuni partecipanti ai mercati hanno preso come un segno che la seconda economia mondiale stia rallentando più di quanto previsto.
Il biglietto verde ha trovato il supporto dopo che il presidente della Federal Reserve Ben Bernanke ha avvertito che l’economia stava affrontando “rischi significativi” derivati dalla crisi in Europa, ma non ha indicato se la banca centrale sia preparata o meno ad implementare misure di stimolo monetario.
Davanti al comitato del congresso di Washington, Bernanke ha dichiarato che la Fed resta “pronta ad entrare in azione” per proteggere l’economia USA ed il sistema finanziario ma non ha specificato in quale modo potrebbe intervenire.
Il presidente BCE Mario Draghi ha deluso i mercati che speravano in un allentamento della politica della la banca, nel tentativo di calmare gli animi degli investitori nell’escalation della crisi nella zona euro. La BCE ha annunciato di aver lasciato il tasso di interesse invariato all’1%, in una decisione ampiamente prevista.
Nella prossima settimana, gli investitori osserveranno gli sviluppi in Spagna, mentre Madrid inizia a delineare un pacchetto di aiuti alle banche, mentre pesa l’incertezza per le elezioni greche del 17 giugno.
I mercati attenderanno inoltre i dati USA sulle vendite al dettaglio, mentre gli investitori cercano di valutare la forza della ripresa economica del paese.
Alla vigilia della prossima settimana, Investing.com ha compilato un elenco di questi ed altri eventi importanti che potranno incidere sui mercati.
Lunedì 11 giugno
Nella zona euro daranno pubblicati i dati sulla produzione industriale francese, un indicatore della salute dell’economia.
Martedì 12 giugno
Gli USA pubblicheranno i dati sui prezzi all’importazione nonché il report del governo sul bilancio federale.
Mercoledì 13 giugno
La zona euro rilascerà i dati sulla produzione industriale, mentre la Germania terrà un’asta di titoli a 10 anni.
Gli USA pubblicheranno i dati sulle vendite al dettaglio, l’indicatore principale della spesa al consumo, che rappresenta la principale voce dell’economia generale. Il paese produrrà inoltre i dati sull’ IPP e sulle scorte di greggio.
Giovedì 14 giugno
La zona euro rilascerà i dati sull’IPC, che rappresenta la principale voce dell’inflazione. Intanto la BCE pubblicherà il bollettino mensile, che mostra i dati statistici che il consiglio direttivo BCE ha valutato quando ha preso la decisione di lasciare il tasso di interesse invariato, e fornisce inoltre un’analisi dettagliata delle condizioni economiche attuali e future.
Gli USA pubblicheranno i dati sul’IPC e sul conto del paese, nonché i dati sulle richieste di sussidio di disoccupazione.
Venerdì 15 giugno
Nella zona euro, il presidente della BCE Mario Draghi terrà un intervento, le sue dichiarazioni saranno attentamente ascoltate per carpire degli indizi sulla possibile direzione futura della politica monetaria.
Gli Stati Uniti concluderanno la settimana con i dati sull’attività manifatturiera di New York, sulla capacità di utilizzo e la produzione industriale. Il paese rilascerà inoltre i dati dell’Università del Michigan sul sentimento dei consumatori e le aspettative di inflazione.
Il cambio EUR/USD ha toccato 1,2624 giovedì, il massimo dal 23 maggio; la coppia successivamente si è attestata a 1,2513 alla chiusura di venerdì, in salita dello 0,77% rispetto alla settimana.
Supporto a 1,2434, minimo di venerdì e resistenza a 1,2624, massimo di giovedì.
L’euro è sceso dal minimo di 3 giorni contro il biglietto verde dopo che l’agenzia di rating Fitch ha declassato il rating di tre livelli a tripla-B venerdì, e ha indicato che nuovi tagli potrebbero essere fatti mentre il paese si combatte per stabilizzare il sistema bancario spagnolo.
Il downgrade è giunto dopo che i funzionari UE si sono preparati a discutere opzioni per un aiuto finanziario a Madrid in un teleconferenza di sabato mattina.
Il sentimento sulla moneta unica è stato colpito inoltre dai dati che hanno mostrato che le importazioni tedesche sono scese al massimo degli ultimi 2 anni ad aprile, scendendo al 4,8%, accendendo i timori sull’impatto della crisi della zona euro nella principale economia mondiale.
Un report separato ha mostrato che la produzione industriale è scesa dell’1,9% ad aprile, contro le aspettative di un calo dello 0,5%.
I traders sono rimasti cauti dopo che la Cina ha annunciato un taglio dei tassi di interesse a sorpresa giovedì, che alcuni partecipanti ai mercati hanno preso come un segno che la seconda economia mondiale stia rallentando più di quanto previsto.
Il biglietto verde ha trovato il supporto dopo che il presidente della Federal Reserve Ben Bernanke ha avvertito che l’economia stava affrontando “rischi significativi” derivati dalla crisi in Europa, ma non ha indicato se la banca centrale sia preparata o meno ad implementare misure di stimolo monetario.
Davanti al comitato del congresso di Washington, Bernanke ha dichiarato che la Fed resta “pronta ad entrare in azione” per proteggere l’economia USA ed il sistema finanziario ma non ha specificato in quale modo potrebbe intervenire.
Il presidente BCE Mario Draghi ha deluso i mercati che speravano in un allentamento della politica della la banca, nel tentativo di calmare gli animi degli investitori nell’escalation della crisi nella zona euro. La BCE ha annunciato di aver lasciato il tasso di interesse invariato all’1%, in una decisione ampiamente prevista.
Nella prossima settimana, gli investitori osserveranno gli sviluppi in Spagna, mentre Madrid inizia a delineare un pacchetto di aiuti alle banche, mentre pesa l’incertezza per le elezioni greche del 17 giugno.
I mercati attenderanno inoltre i dati USA sulle vendite al dettaglio, mentre gli investitori cercano di valutare la forza della ripresa economica del paese.
Alla vigilia della prossima settimana, Investing.com ha compilato un elenco di questi ed altri eventi importanti che potranno incidere sui mercati.
Lunedì 11 giugno
Nella zona euro daranno pubblicati i dati sulla produzione industriale francese, un indicatore della salute dell’economia.
Martedì 12 giugno
Gli USA pubblicheranno i dati sui prezzi all’importazione nonché il report del governo sul bilancio federale.
Mercoledì 13 giugno
La zona euro rilascerà i dati sulla produzione industriale, mentre la Germania terrà un’asta di titoli a 10 anni.
Gli USA pubblicheranno i dati sulle vendite al dettaglio, l’indicatore principale della spesa al consumo, che rappresenta la principale voce dell’economia generale. Il paese produrrà inoltre i dati sull’ IPP e sulle scorte di greggio.
Giovedì 14 giugno
La zona euro rilascerà i dati sull’IPC, che rappresenta la principale voce dell’inflazione. Intanto la BCE pubblicherà il bollettino mensile, che mostra i dati statistici che il consiglio direttivo BCE ha valutato quando ha preso la decisione di lasciare il tasso di interesse invariato, e fornisce inoltre un’analisi dettagliata delle condizioni economiche attuali e future.
Gli USA pubblicheranno i dati sul’IPC e sul conto del paese, nonché i dati sulle richieste di sussidio di disoccupazione.
Venerdì 15 giugno
Nella zona euro, il presidente della BCE Mario Draghi terrà un intervento, le sue dichiarazioni saranno attentamente ascoltate per carpire degli indizi sulla possibile direzione futura della politica monetaria.
Gli Stati Uniti concluderanno la settimana con i dati sull’attività manifatturiera di New York, sulla capacità di utilizzo e la produzione industriale. Il paese rilascerà inoltre i dati dell’Università del Michigan sul sentimento dei consumatori e le aspettative di inflazione.