Investing.com - L'euro è sceso al minimo di sette settimane contro il dollaro USA venerdì, tra le sempre maggiori preoccupazioni per il contagio del debito alle economie principali della zona euro, timori che hanno frenato la domanda della moneta unica.
EUR/USD ha toccato 1,3211 venerdì, il minimo dal 4 ottobre, la coppia successivamente si è attestata a 1,3234 alla chiusura degli scambi di venerdì, giù del 2,04% sulla settimana.
Sostegno a 1,3144, minimo del 4 ottobre e resistenza a 1,3410, massimo del 24 novembre.
L'euro è sceso dell’1,48% contro il biglietto verde il mercoledì, dopo l'asta della Germania, la principale economia della zona euro che ha mancato il suo obiettivo di vendita di 6 miliardi di euro in un'asta di titoli a 10 anni, la peggiore asta di debito dall’avvento della moneta unica.
L'esito dell’asta è dovuto in parte ai rendimenti obbligazionari, ma ha suscitato la preoccupazione che la crisi del debito ha forse iniziato ad interessare la più grande economia della zona euro.
Nel frattempo, l’agenzia di rating Fitch ha avvertito che la Francia potrebbe perdere la tripla A di rating se i leader dell'Unione europea non riusciranno a prendere provvedimenti per evitare che la crisi peggiori.
L'euro è stato in lieve recupero giovedì dopo che un rapporto ha mostrato che la fiducia delle imprese tedesche è migliorata inaspettatamente nel mese di novembre.
Gli investitori sono rimasti nervosi anche dopo le dichiarazioni del Cancelliere tedesco Angela Merkel, la quale ha sottolineato le preoccupazioni che i leader europei non saranno in grado di trovare una soluzione alla crisi del debito, ed ha respinto le richieste di un ruolo più ampio per la BCE nella lotta contro la crisi del debito.
Le perdite moneta unica contro il dollaro si sono estese venerdì, dopo che i rendimenti dei titoli italiani a 10 anni sono saliti sopra il 7%, anche se la Banca centrale europea ha acquistato bond sul mercato secondario.
L'aumento dei costi del debito italiano ha fatto seguito ad un’asta deludente di debito pubblico italiano, che ha incrementato i timori sull’aggravarsi della crisi del debito nella regione.
All'inizio della settimana, negli Stati Uniti il super-comitato creato per tagliare il deficit del paese non è riuscito a raggiungere un accordo, segnalando che i programmi fiscali, rischiano di scadere all'inizio del prossimo anno. Eppure, l’agenzia di rating Standard & Poor ha ribadito che avrebbe mantenuto rating degli Stati Uniti a AA +, dopo aver declassato il suo grado superiore AAA il 5 agosto.
Nella prossima settimana, gli investitori terranno d’occhio un'asta di debito pubblico belga lunedì dopo che l’agenzia di rating Standard & Poor ha declassato il rating sul Belgio di una tacca venerdì.
Nel frattempo, i ministri delle finanze della zona euro si incontreranno mercoledì per discutere i dettagli sullo sfruttamento del fondo di salvataggio della regione, anche se un annuncio importante è improbabile.
Sempre la prossima settimana, gli Stati Uniti rilasceranno l’attesissimo rapporto sui libri paga non agricoli.
Alla vigilia della prossima settimana, Investing.com ha compilato un elenco di questi ed altri eventi importanti che potranno incidere sui mercati.
Lunedì 28 novembre
Nella zona dell'euro, la Germania produrrà i dati preliminari sull'indice dei prezzi al consumo, che rappresenta la maggior parte dell’inflazione complessiva, nonché una relazione sul clima di consumo, un indicatore anticipatore della spesa dei consumatori.
Sempre lunedì, gli Stati Uniti rilasceranno i dati ufficiali sulle vendite di case nuove, un indicatore importante della situazione economica.
Martedì 29 novembre
Gli Stati Uniti rilasceranno i dati del settore sull'indice dei prezzi delle case, nonché una relazione sulla fiducia dei consumatori, un indicatore anticipatore della spesa dei consumatori.
Mercoledì 30 novembre
Nella zona dell'euro, la Germania pubblicherà i dati ufficiali sulle vendite al dettaglio sui cambi di posti di lavoro mentre la Francia pubblicherà i dati del governo sulla spesa dei consumatori. Nel frattempo, il presidente della BCE Mario Draghi terrà un intervento, le sue dichiarazioni saranno attentamente ascoltate per carpire degli indizi sulla possibile direzione futura della politica monetaria.
Il blocco della moneta unica produrrà i dati preliminari sull'indice dei prezzi al consumo e suòl tasso di disoccupazione. Inoltre, i ministri delle finanze degli Stati membri dell'Unione Europea si riuniranno a Bruxelles per discutere della crisi finanziaria in atto nella regione.
Nel corso della giornata, gli Stati Uniti presenteranno una relazione sull’occupazione non agricola a cura della dalla società ADP di elaborazione buste paga, che porta i dati del governo a due giorni. Gli Stati Uniti rilasceranno i dati sull'attività manifatturiera nell'area di Chicago, nonché i rapporti governativi sulle vendite di case in corso, la produttività non agricola, il costo del lavoro e scorte di petrolio greggio.
Giovedì 1 dicembre
Nella zona euro, il presidente della BCE Mario Draghi terrà un intervento, le sue dichiarazioni saranno attentamente ascoltate per carpire degli indizi sulla possibile direzione futura della politica monetaria.
Gli Stati Uniti rilasceranno un rapporto settimanale sulle richieste di sussidio di disoccupazione, mentre l'Institute of Supply Management rilascerà i dati sull'attività manifatturiera.
Venerdì 2 dicembre
Gli Stati Uniti chiuderanno la settimana con un rapporto del governo in materia di cambio di posto di lavoro, un indicatore importante della situazione economica, nonché i dati sulla retribuzione media oraria e il tasso di disoccupazione.
EUR/USD ha toccato 1,3211 venerdì, il minimo dal 4 ottobre, la coppia successivamente si è attestata a 1,3234 alla chiusura degli scambi di venerdì, giù del 2,04% sulla settimana.
Sostegno a 1,3144, minimo del 4 ottobre e resistenza a 1,3410, massimo del 24 novembre.
L'euro è sceso dell’1,48% contro il biglietto verde il mercoledì, dopo l'asta della Germania, la principale economia della zona euro che ha mancato il suo obiettivo di vendita di 6 miliardi di euro in un'asta di titoli a 10 anni, la peggiore asta di debito dall’avvento della moneta unica.
L'esito dell’asta è dovuto in parte ai rendimenti obbligazionari, ma ha suscitato la preoccupazione che la crisi del debito ha forse iniziato ad interessare la più grande economia della zona euro.
Nel frattempo, l’agenzia di rating Fitch ha avvertito che la Francia potrebbe perdere la tripla A di rating se i leader dell'Unione europea non riusciranno a prendere provvedimenti per evitare che la crisi peggiori.
L'euro è stato in lieve recupero giovedì dopo che un rapporto ha mostrato che la fiducia delle imprese tedesche è migliorata inaspettatamente nel mese di novembre.
Gli investitori sono rimasti nervosi anche dopo le dichiarazioni del Cancelliere tedesco Angela Merkel, la quale ha sottolineato le preoccupazioni che i leader europei non saranno in grado di trovare una soluzione alla crisi del debito, ed ha respinto le richieste di un ruolo più ampio per la BCE nella lotta contro la crisi del debito.
Le perdite moneta unica contro il dollaro si sono estese venerdì, dopo che i rendimenti dei titoli italiani a 10 anni sono saliti sopra il 7%, anche se la Banca centrale europea ha acquistato bond sul mercato secondario.
L'aumento dei costi del debito italiano ha fatto seguito ad un’asta deludente di debito pubblico italiano, che ha incrementato i timori sull’aggravarsi della crisi del debito nella regione.
All'inizio della settimana, negli Stati Uniti il super-comitato creato per tagliare il deficit del paese non è riuscito a raggiungere un accordo, segnalando che i programmi fiscali, rischiano di scadere all'inizio del prossimo anno. Eppure, l’agenzia di rating Standard & Poor ha ribadito che avrebbe mantenuto rating degli Stati Uniti a AA +, dopo aver declassato il suo grado superiore AAA il 5 agosto.
Nella prossima settimana, gli investitori terranno d’occhio un'asta di debito pubblico belga lunedì dopo che l’agenzia di rating Standard & Poor ha declassato il rating sul Belgio di una tacca venerdì.
Nel frattempo, i ministri delle finanze della zona euro si incontreranno mercoledì per discutere i dettagli sullo sfruttamento del fondo di salvataggio della regione, anche se un annuncio importante è improbabile.
Sempre la prossima settimana, gli Stati Uniti rilasceranno l’attesissimo rapporto sui libri paga non agricoli.
Alla vigilia della prossima settimana, Investing.com ha compilato un elenco di questi ed altri eventi importanti che potranno incidere sui mercati.
Lunedì 28 novembre
Nella zona dell'euro, la Germania produrrà i dati preliminari sull'indice dei prezzi al consumo, che rappresenta la maggior parte dell’inflazione complessiva, nonché una relazione sul clima di consumo, un indicatore anticipatore della spesa dei consumatori.
Sempre lunedì, gli Stati Uniti rilasceranno i dati ufficiali sulle vendite di case nuove, un indicatore importante della situazione economica.
Martedì 29 novembre
Gli Stati Uniti rilasceranno i dati del settore sull'indice dei prezzi delle case, nonché una relazione sulla fiducia dei consumatori, un indicatore anticipatore della spesa dei consumatori.
Mercoledì 30 novembre
Nella zona dell'euro, la Germania pubblicherà i dati ufficiali sulle vendite al dettaglio sui cambi di posti di lavoro mentre la Francia pubblicherà i dati del governo sulla spesa dei consumatori. Nel frattempo, il presidente della BCE Mario Draghi terrà un intervento, le sue dichiarazioni saranno attentamente ascoltate per carpire degli indizi sulla possibile direzione futura della politica monetaria.
Il blocco della moneta unica produrrà i dati preliminari sull'indice dei prezzi al consumo e suòl tasso di disoccupazione. Inoltre, i ministri delle finanze degli Stati membri dell'Unione Europea si riuniranno a Bruxelles per discutere della crisi finanziaria in atto nella regione.
Nel corso della giornata, gli Stati Uniti presenteranno una relazione sull’occupazione non agricola a cura della dalla società ADP di elaborazione buste paga, che porta i dati del governo a due giorni. Gli Stati Uniti rilasceranno i dati sull'attività manifatturiera nell'area di Chicago, nonché i rapporti governativi sulle vendite di case in corso, la produttività non agricola, il costo del lavoro e scorte di petrolio greggio.
Giovedì 1 dicembre
Nella zona euro, il presidente della BCE Mario Draghi terrà un intervento, le sue dichiarazioni saranno attentamente ascoltate per carpire degli indizi sulla possibile direzione futura della politica monetaria.
Gli Stati Uniti rilasceranno un rapporto settimanale sulle richieste di sussidio di disoccupazione, mentre l'Institute of Supply Management rilascerà i dati sull'attività manifatturiera.
Venerdì 2 dicembre
Gli Stati Uniti chiuderanno la settimana con un rapporto del governo in materia di cambio di posto di lavoro, un indicatore importante della situazione economica, nonché i dati sulla retribuzione media oraria e il tasso di disoccupazione.