Investing.com – L’euro è ancora in calo contro il dollaro, dopo i dati che mostrano un calo delle richieste di sussidio di disoccupazione la scorsa settimana, mentre i timori sulla Spagna pesano in vista della pubblicazione del bilancio di domani.
Nel pomeriggio europeo, il cambio EUR/USD ha toccato 1,3253, il minimo dal 26 marzo; successivamente il cambio si è attestato a 1,3271, in calo dello 0,33%.
Supporto a 1,33191, minimo del 26 marzo e resistenza a 1,3344, massimo della sessione.
Il sentimento sull’euro resta colpito dall’aumento dei rendimenti spagnoli, in vista del rilascio del bilancio di venerdì, nei timori che il governo non riuscirà ad imporre le misure di austerità necessarie ad evitare una recessione.
Sempre nella zona euro, la banca del Portogallo ha dichiarato di aspettarsi una contrazione dell’economia del 3,4% quest’anno, contro la precedente previsione di un calo del 3,1%. La banca prevede crescita zero nel 2013, contro la precedente previsione di un aumento dello 0,3%.
In un rapporto, il Dipartimento del Lavoro ha dichiarato che il numero di persone che hanno presentato istanza di sussidio di disoccupazione negli Stati Uniti nella settimana terminata il 24 marzo è sceso di 5.000, ad un destagionalizzato 359.000 contro le previsioni di un calo di 14.000 a 350.000.
I dati della settimana precedente sono stati rivisti a
364.000 da 348.000
Le richieste sono rimaste al di sotto di 400.000, un livello storicamente associato ad un miglioramento del mercato del lavoro, in 20 delle ultime 22 settimane.
Un report separato ha mostrato un aumento del PIL USA dello 0,3%, nell’ultimo trimestre 2011, invariato rispetto alla precedente stima.
L’euro è sceso anche nei confronti della sterlina e dello yen, con EUR/GBP in calo dello 0,36% a 0,8351, ed EUR/JPY in calo dell’1,07% a 109,19.
Sempre oggi, i dati ufficiali hanno mostrato che il numero di disoccupati in Germania è sceso più del previsto a marzo, mentre il tasso di disoccupazione è
sceso al record del 6,7% a marzo, indicando che la principale economia della zona euro si sta scrollando di dosso gli effetti della crisi del debito.
Intanto i mercati restano in attesa del vertice di venerdì tra i ministri delle finanze della zona euro, per discutere l’ampliamento del fondo della zona euro per fronteggiare la crisi del debito.
Nel pomeriggio europeo, il cambio EUR/USD ha toccato 1,3253, il minimo dal 26 marzo; successivamente il cambio si è attestato a 1,3271, in calo dello 0,33%.
Supporto a 1,33191, minimo del 26 marzo e resistenza a 1,3344, massimo della sessione.
Il sentimento sull’euro resta colpito dall’aumento dei rendimenti spagnoli, in vista del rilascio del bilancio di venerdì, nei timori che il governo non riuscirà ad imporre le misure di austerità necessarie ad evitare una recessione.
Sempre nella zona euro, la banca del Portogallo ha dichiarato di aspettarsi una contrazione dell’economia del 3,4% quest’anno, contro la precedente previsione di un calo del 3,1%. La banca prevede crescita zero nel 2013, contro la precedente previsione di un aumento dello 0,3%.
In un rapporto, il Dipartimento del Lavoro ha dichiarato che il numero di persone che hanno presentato istanza di sussidio di disoccupazione negli Stati Uniti nella settimana terminata il 24 marzo è sceso di 5.000, ad un destagionalizzato 359.000 contro le previsioni di un calo di 14.000 a 350.000.
I dati della settimana precedente sono stati rivisti a
364.000 da 348.000
Le richieste sono rimaste al di sotto di 400.000, un livello storicamente associato ad un miglioramento del mercato del lavoro, in 20 delle ultime 22 settimane.
Un report separato ha mostrato un aumento del PIL USA dello 0,3%, nell’ultimo trimestre 2011, invariato rispetto alla precedente stima.
L’euro è sceso anche nei confronti della sterlina e dello yen, con EUR/GBP in calo dello 0,36% a 0,8351, ed EUR/JPY in calo dell’1,07% a 109,19.
Sempre oggi, i dati ufficiali hanno mostrato che il numero di disoccupati in Germania è sceso più del previsto a marzo, mentre il tasso di disoccupazione è
sceso al record del 6,7% a marzo, indicando che la principale economia della zona euro si sta scrollando di dosso gli effetti della crisi del debito.
Intanto i mercati restano in attesa del vertice di venerdì tra i ministri delle finanze della zona euro, per discutere l’ampliamento del fondo della zona euro per fronteggiare la crisi del debito.