Investing.com – L’euro è pressoché invariato contro il dollaro stamane, in seguito alla decisione della Federal Reserve di confermare il proprio impegno verso un programma di acquisti, mentre i dati manifatturieri positivi in Cina hanno superato i timori per l’accordo su Cipro.
Alla chiusura degli scambi asiatici il cambio EUR/USD ha toccato 1,2955, il massimo della seduta; successivamente il cambio si è attestato a 1,2937, in salita dello 0,02%.
Supporto a 1,2855, minimo di mercoledì e di quasi 4 mesi e resistenza a 1,2994, massimo del 19 marzo.
In conclusione al vertice di politica monetaria la Fed ha annunciato che lascerà invariata la politica monetaria, nonostante i recenti segni di miglioramento, per via dei timori sui livelli di disoccupazione e dei rischi dell’aumento delle imposte e dei tagli federali.
Il Presidente della Fed Ben Bernanke ha dichiarato che la banca centrale potrebbe ridurre gradualmente l’acquisto di bond, ma solo dopo segni di miglioramento nel mercato del lavoro.
In Cina, l’indice PMI della HSBC è salito a 51,7 a marzo, da 50,4 a febbraio, mentre la ripresa della seconda economia mondiale è ancora in corso.
Ma l’euro è rimasto sotto pressione per via delle trattative in corso a Cipro, che continuano dopo il voto contrario del Parlamento alla misura del prelievo forzoso.
L’euro è in calo contro la sterlina e contro lo yen, con EUR/JPY giù dello 0,19% a 123,95 ed EUR/GBP in calo dello 0,16%, a 0,8551.
Alla chiusura degli scambi asiatici il cambio EUR/USD ha toccato 1,2955, il massimo della seduta; successivamente il cambio si è attestato a 1,2937, in salita dello 0,02%.
Supporto a 1,2855, minimo di mercoledì e di quasi 4 mesi e resistenza a 1,2994, massimo del 19 marzo.
In conclusione al vertice di politica monetaria la Fed ha annunciato che lascerà invariata la politica monetaria, nonostante i recenti segni di miglioramento, per via dei timori sui livelli di disoccupazione e dei rischi dell’aumento delle imposte e dei tagli federali.
Il Presidente della Fed Ben Bernanke ha dichiarato che la banca centrale potrebbe ridurre gradualmente l’acquisto di bond, ma solo dopo segni di miglioramento nel mercato del lavoro.
In Cina, l’indice PMI della HSBC è salito a 51,7 a marzo, da 50,4 a febbraio, mentre la ripresa della seconda economia mondiale è ancora in corso.
Ma l’euro è rimasto sotto pressione per via delle trattative in corso a Cipro, che continuano dopo il voto contrario del Parlamento alla misura del prelievo forzoso.
L’euro è in calo contro la sterlina e contro lo yen, con EUR/JPY giù dello 0,19% a 123,95 ed EUR/GBP in calo dello 0,16%, a 0,8551.