Investing.com - L’euro è rimasto stabile contro il dollaro questo mercoledì, dopo il rilascio dei dati ribassisti sulle vendite di case in corso, nel timore di un possibile intervento militare in Siria che continua a dominare il sentimento dei mercati.
Nel pomeriggio degli scambi europei, il cambio EUR/USD ha toccato 1,3157, il minimo della seduta; successivamente il cambio si è attestato a 1,3168, in calo dello 0,01%.
Supporto a 1,3090, minimo del 19 luglio e resistenza a 1,3227, massimo del 2 settembre.
I dati ufficiali hanno mostrato che il deficit commerciale degli USA è cresciuto più del previsto a luglio, a 39,2 miliardi di dollari dalla lettura di 34,5 miliardi del mese precedente. Gli analisti avevano previsto un deficit a 38,7 miliardi a luglio.
Intanto gli investitori continuano a speculare sulla tempistica del tanto atteso ridimensionamento del programma di stimolo Fed. I dati di martedì hanno mostrato che l’attività manifatturiera negli USA è cresciuta al ritmo più veloce dall’aprile 2011 ad agosto.
Gli investitori attendono i dati di venerdì sull’occupazione non agricola, un dato che è ritenuto di cruciale importanza per la decisione della Fed.
I dati statunitensi sono stati seguiti con attenzione dai traders dell’oro, in quanto mostrano se si rafforzano o si indeboliscono lo probabilità che la Fed riduca gli acquisti.
Sul Comex, l’argento con consegna a dicembre è sceso del 2,50% a 23,818 dollari l’oncia troy, mentre il rame con consegna a dicembre è sceso dell’1,94% a 3,239 dollari la libbra.
In Germania l’indice PMI relativo al settore dei servizi ha segnato 52,8 ad agosto, contro una lettura preliminare di 52,4. L’indice dei servizi PMI della zona euro è sceso a 50,7 da una stima iniziale di 51,0.
L’euro è in calo contro la sterlina, con EUR/GBP in calo dello 0,31% a 0,8537.
Sempre oggi i dati che hanno mostrato che l’attività nel settore dei servizi del Regno Unito è salita al ritmo più veloce degli ultimi sei anni e mezzo ad agosto.
Markit ha dichiarato che l’indice PMI del settore servizi è salito a 60,5 ad agosto, il massimo dal dicembre 2006m da 60,2 a luglio. Gli economisti avevano previsto un calo a 59,0.
Nel pomeriggio degli scambi europei, il cambio EUR/USD ha toccato 1,3157, il minimo della seduta; successivamente il cambio si è attestato a 1,3168, in calo dello 0,01%.
Supporto a 1,3090, minimo del 19 luglio e resistenza a 1,3227, massimo del 2 settembre.
I dati ufficiali hanno mostrato che il deficit commerciale degli USA è cresciuto più del previsto a luglio, a 39,2 miliardi di dollari dalla lettura di 34,5 miliardi del mese precedente. Gli analisti avevano previsto un deficit a 38,7 miliardi a luglio.
Intanto gli investitori continuano a speculare sulla tempistica del tanto atteso ridimensionamento del programma di stimolo Fed. I dati di martedì hanno mostrato che l’attività manifatturiera negli USA è cresciuta al ritmo più veloce dall’aprile 2011 ad agosto.
Gli investitori attendono i dati di venerdì sull’occupazione non agricola, un dato che è ritenuto di cruciale importanza per la decisione della Fed.
I dati statunitensi sono stati seguiti con attenzione dai traders dell’oro, in quanto mostrano se si rafforzano o si indeboliscono lo probabilità che la Fed riduca gli acquisti.
Sul Comex, l’argento con consegna a dicembre è sceso del 2,50% a 23,818 dollari l’oncia troy, mentre il rame con consegna a dicembre è sceso dell’1,94% a 3,239 dollari la libbra.
In Germania l’indice PMI relativo al settore dei servizi ha segnato 52,8 ad agosto, contro una lettura preliminare di 52,4. L’indice dei servizi PMI della zona euro è sceso a 50,7 da una stima iniziale di 51,0.
L’euro è in calo contro la sterlina, con EUR/GBP in calo dello 0,31% a 0,8537.
Sempre oggi i dati che hanno mostrato che l’attività nel settore dei servizi del Regno Unito è salita al ritmo più veloce degli ultimi sei anni e mezzo ad agosto.
Markit ha dichiarato che l’indice PMI del settore servizi è salito a 60,5 ad agosto, il massimo dal dicembre 2006m da 60,2 a luglio. Gli economisti avevano previsto un calo a 59,0.