Investing.com – L’euro è stabile contro il dollaro stamane, al di sopra del livello critico di 1,30, nei timori che l’incertezza politica in Grecia e Francia possa portare un’escalation della crisi del debito della zona euro.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio EUR/USD ha toccato 1,3001, il minimo della sessione; successivamente il cambio si è attestato a 1,3025, in calo dello 0,20%.
Supporto a 1,2954, minimo di lunedì e di tre mesi e resistenza a 1,3079, minimo di venerdì.
In Grecia continuano i dialoghi tra i leader politici nel timore che la Grecia non riesca a metter in piedi un governo in tempo per assicurarsi il mese prossimo la seconda tranche del salvataggio internazionale.
Ieri è fallito il tentativo iniziale del principale partito, Nuova Democrazia, di creare la colazione per formare il governo.
Gli investitori sono cauti inoltre sui timori per il socialista François Hollande che ha dichiarato l’intenzione di voler rinegoziare il patto fiscale della zona euro per stimolare al crescita nell’intera area.
La moneta unica è rimasta pressoché invariata dopo i dati ufficiali che hanno mostrato che l’indice di produzione è salito di un destagionalizzato 2,8% a marzo, contro le aspettative di un aumento dello 0,8%, dopo tre cali mensili consecutivi.
Il ministero delle finanze tedesco ha aggiunto che “le previsioni per l’industria sono migliorate notevolmente”.
L’euro è vicino al minimo di 3 anni e mezzo contro la sterlina, con EUR/GBP in salita dello 0,05% a 0,8065, ed è vicino al minimo di 2 mesi e mezzo contro lo yen, con EUR/JPY giù dello 0,36% a 103,88 .
Nel corso della giornata, il Presidente della BCE, Mario Draghi, terrà un discorso a Francoforte.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio EUR/USD ha toccato 1,3001, il minimo della sessione; successivamente il cambio si è attestato a 1,3025, in calo dello 0,20%.
Supporto a 1,2954, minimo di lunedì e di tre mesi e resistenza a 1,3079, minimo di venerdì.
In Grecia continuano i dialoghi tra i leader politici nel timore che la Grecia non riesca a metter in piedi un governo in tempo per assicurarsi il mese prossimo la seconda tranche del salvataggio internazionale.
Ieri è fallito il tentativo iniziale del principale partito, Nuova Democrazia, di creare la colazione per formare il governo.
Gli investitori sono cauti inoltre sui timori per il socialista François Hollande che ha dichiarato l’intenzione di voler rinegoziare il patto fiscale della zona euro per stimolare al crescita nell’intera area.
La moneta unica è rimasta pressoché invariata dopo i dati ufficiali che hanno mostrato che l’indice di produzione è salito di un destagionalizzato 2,8% a marzo, contro le aspettative di un aumento dello 0,8%, dopo tre cali mensili consecutivi.
Il ministero delle finanze tedesco ha aggiunto che “le previsioni per l’industria sono migliorate notevolmente”.
L’euro è vicino al minimo di 3 anni e mezzo contro la sterlina, con EUR/GBP in salita dello 0,05% a 0,8065, ed è vicino al minimo di 2 mesi e mezzo contro lo yen, con EUR/JPY giù dello 0,36% a 103,88 .
Nel corso della giornata, il Presidente della BCE, Mario Draghi, terrà un discorso a Francoforte.