Investing.com - L’euro è rimasto invariato contro il dollaro questo mercoledì, con i mercati che restano cauti nei timori di un possibile intervento militare contro la Siria; gli investitori cercano indizi sul futuro andamento della politica monetaria della Federal Reserve.
Nella mattinata degli scambi statunitensi , il cambio EUR/USD ha toccato 1,3187, il massimo della seduta; successivamente il cambio si è attestato a 1,3175, in salita dello 0,03%.
Supporto a 1,3090, minimo del 19 luglio e resistenza a 1,3227, massimo del 2 settembre.
I dati ufficiali hanno mostrato che il deficit commerciale degli USA è cresciuto più del previsto a luglio, a 39,2 miliardi di dollari dalla lettura di 34,5 miliardi del mese precedente. Gli analisti avevano previsto un deficit a 38,7 miliardi a luglio.
Intanto gli investitori continuano a speculare sulla tempistica del tanto atteso ridimensionamento del programma di stimolo Fed. I dati di martedì hanno mostrato che l’attività manifatturiera negli USA è cresciuta al ritmo più veloce dall’aprile 2011 ad agosto.
Gli investitori attendono i dati di venerdì sull’occupazione non agricola, un dato che è ritenuto di cruciale importanza per la decisione della Fed.
Intanto pesano i timori di un intervento USA contro il governo siriano, dopo che il Portavoce Repubblicano della Casa Bianca, John Boehner, e la Democratica Nancy Pelosi hanno dichiarato che sosterranno la proposta di un’azione militare del Presidente Obama.
In Germania l’indice PMI relativo al settore dei servizi ha segnato 52,8 ad agosto, contro una lettura preliminare di 52,4. L’indice dei servizi PMI della zona euro è sceso a 50,7 da una stima iniziale di 51,0.
L’euro è in calo contro la sterlina, con EUR/GBP in calo dello 0,26% a 0,84442.
Sempre oggi i dati che hanno mostrato che l’attività nel settore dei servizi del Regno Unito è salita al ritmo più veloce degli ultimi sei anni e mezzo ad agosto.
Markit ha dichiarato che l’indice PMI del settore servizi è salito a 60,5 ad agosto, il massimo dal dicembre 2006m da 60,2 a luglio. Gli economisti avevano previsto un calo a 59,0.
Nella mattinata degli scambi statunitensi , il cambio EUR/USD ha toccato 1,3187, il massimo della seduta; successivamente il cambio si è attestato a 1,3175, in salita dello 0,03%.
Supporto a 1,3090, minimo del 19 luglio e resistenza a 1,3227, massimo del 2 settembre.
I dati ufficiali hanno mostrato che il deficit commerciale degli USA è cresciuto più del previsto a luglio, a 39,2 miliardi di dollari dalla lettura di 34,5 miliardi del mese precedente. Gli analisti avevano previsto un deficit a 38,7 miliardi a luglio.
Intanto gli investitori continuano a speculare sulla tempistica del tanto atteso ridimensionamento del programma di stimolo Fed. I dati di martedì hanno mostrato che l’attività manifatturiera negli USA è cresciuta al ritmo più veloce dall’aprile 2011 ad agosto.
Gli investitori attendono i dati di venerdì sull’occupazione non agricola, un dato che è ritenuto di cruciale importanza per la decisione della Fed.
Intanto pesano i timori di un intervento USA contro il governo siriano, dopo che il Portavoce Repubblicano della Casa Bianca, John Boehner, e la Democratica Nancy Pelosi hanno dichiarato che sosterranno la proposta di un’azione militare del Presidente Obama.
In Germania l’indice PMI relativo al settore dei servizi ha segnato 52,8 ad agosto, contro una lettura preliminare di 52,4. L’indice dei servizi PMI della zona euro è sceso a 50,7 da una stima iniziale di 51,0.
L’euro è in calo contro la sterlina, con EUR/GBP in calo dello 0,26% a 0,84442.
Sempre oggi i dati che hanno mostrato che l’attività nel settore dei servizi del Regno Unito è salita al ritmo più veloce degli ultimi sei anni e mezzo ad agosto.
Markit ha dichiarato che l’indice PMI del settore servizi è salito a 60,5 ad agosto, il massimo dal dicembre 2006m da 60,2 a luglio. Gli economisti avevano previsto un calo a 59,0.