ROMA (Reuters) - L'Indicatore dei consumi di giugno, elaborato dalla Confcommercio, rileva una crescita dello 0,4% rispetto allo stesso mese del 2013, ma appena +0,1% rispetto a maggio.
Lo dice oggi l'associazione di categoria in una nota, commentando che l'"effetto bonus" di 80 euro nelle buste paghe dei lavoratori dipendenti con redditi medio-bassi da giugno è "quasi invisibile".
"Il leggerissimo aumento congiunturale dei consumi riflette un progresso dello 0,3% della domanda di beni, mentre per i servizi c'è un calo della spesa dello 0,2%", scrive Confcommercio, secondo cui "siamo in presenza più del permanere di una stabilizzazione della domanda che dell'inizio di una fase di recupero".
"Troppo poco rispetto alle attese. Sono segnali positivi ma straordinariamente deboli e insufficienti per affermare che la domanda delle famiglie sia giunta a un incoraggiante punto di svolta. Allo stato attuale, dunque, si conferma il permanere di un quadro economico privo di una precisa direzione di marcia, situazione che dopo un lungo ed eccezionale periodo recessivo non può non preoccupare molto".
Confcommercio ha già ridotto la stima di crescita del Pil 2014 a +0,3% da +0,5% e non esclude che il governo possa essere costretto a una nuova manovra correttiva per riportare il deficit sotto il tetto europeo del 3% del Pil - un'ipotesi finora smentita dall'esecutivo.
L'ultima stima ufficiale del governo sul Pil, +0,8%, risale ad aprile ed è destinata ad essere rivista al ribasso in settembre.