ROMA (Reuters) - La produzione di rifiuti in Italia è tornata a crescere nel 2016, dice un rapporto dell'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra), dopo alcuni anni di calo in coincidenza con la crisi finanziaria globale.
Intanto, tra il 2006 e lo scorso anno, è praticamente raddoppiata la raccolta differenziata dei rifiuti, passando dal 25,8% al 52,5%. Anche se l'obiettivo del 65% fissato dall'Unione Europea è ancora lontano.
L'anno scorso in Italia sono stati prodotti 30,1 milioni di tonnellate di rifiuti urbani, il 2% in più (circa 590.000 tonnellate) rispetto al 2015, dice il rapporto Ispra, "in controtendenza rispetto alla progressiva diminuzione registrata nel quinquennio 2011/2015".
L'istituto specifica che ciò in parte è dovuto al cambio di metodologia sulla contabilizzazione dei dati, ma che anche utilizzando il sistema precedente l'aumento sarebbe comunque dello 0,8%.
"La crescita della produzione dei rifiuti urbani è in linea con l'andamento degli indicatori socio-economici, sia nella spesa per consumi finali (+1,5%) sia del prodotto interno lordo (tra +1,7% e +0,9%). Non si assiste dunque ad alcuna dissociazione", dice ancora Ispra, segnalando che l'aumento maggiore è stato in Nord Italia.