Investing.com – L’euro tiene i guadagni contro il dollaro questo mercoledì, nonostante i timori sulla zona euro, mentre i mercati attendono i verbali dell’ultimo meeting di politica della Federal Reserve, la quale potrebbe implementare nuove misure di stimolo per sostenere la crescita.
Alla chiusura degli scambi asiatici il cambio EUR/USD ha toccato 1,2296 il massimo giornaliero, successivamente il cambio si è attestato a 1,2288, salendo dello 0,31%.
Supporto a 1,2234, minimo di martedì e di 2 anni e resistenza a 1,2400, massimo del 6 luglio.
L’euro è rimasto vulnerabile dopo che l’Alta Corte Costituzionale Tedesca ha rimandato la decisione sulla compatibilità tra al legge nazionale tedesca ed il meccanismo di stabilità finanziaria.
La Corte ha dichiarato che la decisione potrebbe richiedere da due settimane a qualche mese, vista la complessità. Senza il supporto della Germania, il MSE, la cui entrata in vigore era fissata al 1° luglio, poi posposta al 9, non può attualmente avvenire.
Intanto il primo ministro spagnolo Mariano Rajoy ha annunciato 65 miliardi di euro di misure di austerità nel corso della giornata, nel tentativo di rispettare gli obiettivi accordati con i partner della zona euro.
Tuttavia secondo gli analisti queste misure potrebbero portare l’economia spagnola in una recessione ancora più grave.
La decisione giunge un giorno dopo il meeting dei ministri delle finanze della zone euro.
I ministri hanno deciso di posporre di un anno la scadenza per correggere il deficit portandola al 2014 e di concedere 30 miliardi di euro per la ricapitalizzazione delle banche spagnole entro fine mese.
Sempre oggi la Germania ha visto scendere il rendimento dei titoli ad un record minimo nel corso di un’asta di Bund a 10 anni, con i timori sulla crisi del debito che spingono la richiesta di bund rifugi.
L’euro è vicino al minimo di 3 anni e mezzo, con EUR/GBP in salita dello 0,1% a 0,7895.
Nel corso della giornata gli USA rilasceranno di dati sulle scorte di greggio e sulla bilancia commerciale, seguiti dai verbali dell’ultimo meeting di politica della Fed.
Alla chiusura degli scambi asiatici il cambio EUR/USD ha toccato 1,2296 il massimo giornaliero, successivamente il cambio si è attestato a 1,2288, salendo dello 0,31%.
Supporto a 1,2234, minimo di martedì e di 2 anni e resistenza a 1,2400, massimo del 6 luglio.
L’euro è rimasto vulnerabile dopo che l’Alta Corte Costituzionale Tedesca ha rimandato la decisione sulla compatibilità tra al legge nazionale tedesca ed il meccanismo di stabilità finanziaria.
La Corte ha dichiarato che la decisione potrebbe richiedere da due settimane a qualche mese, vista la complessità. Senza il supporto della Germania, il MSE, la cui entrata in vigore era fissata al 1° luglio, poi posposta al 9, non può attualmente avvenire.
Intanto il primo ministro spagnolo Mariano Rajoy ha annunciato 65 miliardi di euro di misure di austerità nel corso della giornata, nel tentativo di rispettare gli obiettivi accordati con i partner della zona euro.
Tuttavia secondo gli analisti queste misure potrebbero portare l’economia spagnola in una recessione ancora più grave.
La decisione giunge un giorno dopo il meeting dei ministri delle finanze della zone euro.
I ministri hanno deciso di posporre di un anno la scadenza per correggere il deficit portandola al 2014 e di concedere 30 miliardi di euro per la ricapitalizzazione delle banche spagnole entro fine mese.
Sempre oggi la Germania ha visto scendere il rendimento dei titoli ad un record minimo nel corso di un’asta di Bund a 10 anni, con i timori sulla crisi del debito che spingono la richiesta di bund rifugi.
L’euro è vicino al minimo di 3 anni e mezzo, con EUR/GBP in salita dello 0,1% a 0,7895.
Nel corso della giornata gli USA rilasceranno di dati sulle scorte di greggio e sulla bilancia commerciale, seguiti dai verbali dell’ultimo meeting di politica della Fed.