Investing.com – L’euro è salito contro il dollaro, ma resta vicino al minimo 23 mesi per via dei timori sulla gestione della crisi finanziaria iberica, che continua a pesare sul sentimento dei mercati.
Alla chiusura degli scambi asiatici il cambio EUR/USD ha toccato 1,2396, il massimo giornaliero; successivamente il cambio si è attestato a 1,2393, in salita dello 0,21%.
Supporto a 1,2350 e resistenza a 1,2504, massimo della sessione.
La moneta unica ha trovato il supporto dei dati ufficiali che mostrano che le vendite al dettaglio in Germania sono salite più del previsto, segnando +0,6% dopo un aumento dell’1,6% del mese scorso.
Gli analisti avevano previsto un aumento dello 0,1% ad aprile.
Ma il sentimento è rimasto vulnerabile, con il timore che Madrid sia costretta a chiedere un salvataggio internazionale, un timore che ha ingigantito le preoccupazioni sul peggioramento della crisi nella zona euro; il rendimento dei titoli spagnoli a 10 anni è salito al 6,7%, avvicinandosi alla soglia critica del 7%.
In Italia il rendimento dei titoli a 5 e 10 anni è salito dopo l’asta scarsamente accolta di ieri.
La Commissione Europea ha dichiarato che le banche colpite potrebbero essere ricapitalizzare direttamente utilizzando il fondo di salvataggio permanente,
un’idea che ha trovato la forte opposizione dalla Germania.
Intanto riemergono i timori in Grecia dopo i risultati di un sondaggio che mostrano che il partito Syriza anti salvataggio è in testa per le elezioni del 17 giugno.
L’euro è salito contro la sterlina, con EUR/GBP in salita dello 0,16% a 0,8003.
Nel corso della giornata la zona euro rilascerà i dati sulla spesa dei consumatori e sulle variazioni occupazionali, mentre è atteso un discordo del Presidente BCE Mario Draghi.
Infine gli USA rilasceranno i dati sull’occupazione non agricola, i dati sulle richieste di sussidio di disoccupazione nonché i dati preliminari sul PIL.
Alla chiusura degli scambi asiatici il cambio EUR/USD ha toccato 1,2396, il massimo giornaliero; successivamente il cambio si è attestato a 1,2393, in salita dello 0,21%.
Supporto a 1,2350 e resistenza a 1,2504, massimo della sessione.
La moneta unica ha trovato il supporto dei dati ufficiali che mostrano che le vendite al dettaglio in Germania sono salite più del previsto, segnando +0,6% dopo un aumento dell’1,6% del mese scorso.
Gli analisti avevano previsto un aumento dello 0,1% ad aprile.
Ma il sentimento è rimasto vulnerabile, con il timore che Madrid sia costretta a chiedere un salvataggio internazionale, un timore che ha ingigantito le preoccupazioni sul peggioramento della crisi nella zona euro; il rendimento dei titoli spagnoli a 10 anni è salito al 6,7%, avvicinandosi alla soglia critica del 7%.
In Italia il rendimento dei titoli a 5 e 10 anni è salito dopo l’asta scarsamente accolta di ieri.
La Commissione Europea ha dichiarato che le banche colpite potrebbero essere ricapitalizzare direttamente utilizzando il fondo di salvataggio permanente,
un’idea che ha trovato la forte opposizione dalla Germania.
Intanto riemergono i timori in Grecia dopo i risultati di un sondaggio che mostrano che il partito Syriza anti salvataggio è in testa per le elezioni del 17 giugno.
L’euro è salito contro la sterlina, con EUR/GBP in salita dello 0,16% a 0,8003.
Nel corso della giornata la zona euro rilascerà i dati sulla spesa dei consumatori e sulle variazioni occupazionali, mentre è atteso un discordo del Presidente BCE Mario Draghi.
Infine gli USA rilasceranno i dati sull’occupazione non agricola, i dati sulle richieste di sussidio di disoccupazione nonché i dati preliminari sul PIL.