Investing.com – L’euro è sceso contro il dollaro stamane, riavvicinandosi al minimo di 3 mesi , nei timori che la situazione politica incerta in Grecia e la nuova leadership in Francia possano minare ai piani di austerità progettati per la risoluzione della crisi del debito della zona euro.
Alla chiusura degli scambi asiatici il cambio EUR/USD ha toccato 1,32966, il minimo dal 7 maggio; successivamente il cambio si è attestato a 1,2986, in calo dello 0,15%.
Supporto a 1,2930, minimo del 25 gennaio e di tre mesi e resistenza a 1,3064, massimo del 7 maggio.
L’euro è rimasto sotto pressione dopo le dichiarazioni del leader greco del partito di coalizione di sinistra, circa l’impegno del paese è divenuto nullo nei confronti del salvataggio internazionale UE/FMI.
In Grecia nessuno dei due principali partiti pro-salvataggio è riuscito a conquistare la maggioranza nelle elezioni del fine settimana, lasciando in dubbio la capacità del paese di evitare il fallimento e rimanere nell’euro.
Gli investitori attendono inoltre gli sviluppi in Francia, con il presidente socialista eletto Francois Hollande che ha sostenuto un approccio per affrontare la crisi del debito incentrato maggiormente sulla crescita; tale approccio potrebbe creare tensioni con l’insistenza della Germania sull’austerità fiscale.
L’euro è stabile contro la sterlina, con EUR/GBP in calo dello 0,05% a 0,8046.
Nel corso della giornata, gli USA rilasceranno i dati sulle scorte di greggio. Inoltre, sempre oggi è prevista un’asta di titoli a 10 anni.
Alla chiusura degli scambi asiatici il cambio EUR/USD ha toccato 1,32966, il minimo dal 7 maggio; successivamente il cambio si è attestato a 1,2986, in calo dello 0,15%.
Supporto a 1,2930, minimo del 25 gennaio e di tre mesi e resistenza a 1,3064, massimo del 7 maggio.
L’euro è rimasto sotto pressione dopo le dichiarazioni del leader greco del partito di coalizione di sinistra, circa l’impegno del paese è divenuto nullo nei confronti del salvataggio internazionale UE/FMI.
In Grecia nessuno dei due principali partiti pro-salvataggio è riuscito a conquistare la maggioranza nelle elezioni del fine settimana, lasciando in dubbio la capacità del paese di evitare il fallimento e rimanere nell’euro.
Gli investitori attendono inoltre gli sviluppi in Francia, con il presidente socialista eletto Francois Hollande che ha sostenuto un approccio per affrontare la crisi del debito incentrato maggiormente sulla crescita; tale approccio potrebbe creare tensioni con l’insistenza della Germania sull’austerità fiscale.
L’euro è stabile contro la sterlina, con EUR/GBP in calo dello 0,05% a 0,8046.
Nel corso della giornata, gli USA rilasceranno i dati sulle scorte di greggio. Inoltre, sempre oggi è prevista un’asta di titoli a 10 anni.