Investing.com – L’euro è vicino ai livelli più bassi degli ultimi 4 mesi contro il dollaro questo mercoledì, in seguito al rilascio di dati piuttosto deludenti sul comparto manifatturiero e sull’occupazione nella zona euro, dati che hanno alimentato i timori sulle stime di crescita per il primo trimestre.
Alla chiusura degli scambi asiatici il cambio EUR/USD ha toccato 1,2790, il minimo da lunedì; successivamente il cambio si è attestato a 1,2791, in calo dello 0,21%.
Supporto a 1,2750, minimo del 27 marzo e di 4 mesi e resistenza a 1,2866, massimo di lunedì.
L’euro è rimasto sotto pressione dopo i dati di ieri che hanno mostrato che l’indice PMI manifatturiero della zona euro è salito a 46,8 a marzo, da una lettura finale di 47,9 nel mese precedente, ma sempre al di sotto del 50 che separa la crescita dalla contrazione.
Il settore manifatturiero in Germania è tornato in territorio di contrazione lo scorso mese, e gli ordini sono scesi.
Il sentimento sull’euro è rimasto fragile, nei timori sulla situazione a Cipro e sui possibili risvolti del salvataggio.
Gli investitori sono rimasti cauti in attesa dell’esito del vertice BCE di giovedì.
Non si prevedono variazioni nella politica monetaria, ma gli investitori attendono le dichiarazioni del Presidente Mario Draghi durante la conferenza stampa post vertice.
L’euro è sceso invariato contro lo yen e contro la sterlina, con EUR/JPY in calo dello 0,04% a 119,68 e con EUR/GBP in calo dello 0,05% a 0,8481.
Nel corso della giornata la zona euro produrrà i dati sull’inflazione dei prezzi al consumo.
Gli USA rilasceranno il report ADP sull’occupazione non agricola, mentre l’Institute of Supply Management rilascerà un report sull’attività del settore dei servizi.
Alla chiusura degli scambi asiatici il cambio EUR/USD ha toccato 1,2790, il minimo da lunedì; successivamente il cambio si è attestato a 1,2791, in calo dello 0,21%.
Supporto a 1,2750, minimo del 27 marzo e di 4 mesi e resistenza a 1,2866, massimo di lunedì.
L’euro è rimasto sotto pressione dopo i dati di ieri che hanno mostrato che l’indice PMI manifatturiero della zona euro è salito a 46,8 a marzo, da una lettura finale di 47,9 nel mese precedente, ma sempre al di sotto del 50 che separa la crescita dalla contrazione.
Il settore manifatturiero in Germania è tornato in territorio di contrazione lo scorso mese, e gli ordini sono scesi.
Il sentimento sull’euro è rimasto fragile, nei timori sulla situazione a Cipro e sui possibili risvolti del salvataggio.
Gli investitori sono rimasti cauti in attesa dell’esito del vertice BCE di giovedì.
Non si prevedono variazioni nella politica monetaria, ma gli investitori attendono le dichiarazioni del Presidente Mario Draghi durante la conferenza stampa post vertice.
L’euro è sceso invariato contro lo yen e contro la sterlina, con EUR/JPY in calo dello 0,04% a 119,68 e con EUR/GBP in calo dello 0,05% a 0,8481.
Nel corso della giornata la zona euro produrrà i dati sull’inflazione dei prezzi al consumo.
Gli USA rilasceranno il report ADP sull’occupazione non agricola, mentre l’Institute of Supply Management rilascerà un report sull’attività del settore dei servizi.