Investing.com – La sterlina è in salito contro il dollaro questo martedì, in seguito ai dati che hanno mostrato che i prezzi al consumo nel Regno Unito sono saliti ad ottobre, come risultato di un aumento dei prezzi di alimentari, trasposti e rette universitarie.
Nella mattinata degli scambi europei il cambio GBP/USD ha toccato 1,5904 , il massimo della seduta; successivamente il cambio si è attestato a 1,5889, in salita dello 0,07%.
Supporto a 1,5856, il minimo della seduta e di due mesi e resistenza a 1,6018, massimo di giovedì.
L’ONS ha dichiarato che il tasso annuo di inflazione è salito al 2,7% ad ottobre dal 2,2% a settembre, al massimo di 5 mesi.
Gli analisti avevano previsto che l’IPC del Regno Unito salisse del 2,3% ad ottobre.
Su base mensile i prezzi al consumo sono saliti dello 0,1%, contro le aspettative di un aumento dello 0,2% e dopo essere salito dello 0,4% a settembre.
Il sentimento generale è stato colpito dai timori su un salvataggio per la Grecia nei disaccordi tra FMI e UE su come rendere gestibili i livelli di debito della Grecia. La decisione di sbloccare 31,5 miliardi di euro è stata rimandata al 20 novembre.
La richiesta di valuta rifugio è stata spinta dai timori per il “precipizio fiscale” statunitense, rappresentato da un aumento delle tasse e tagli alla spesa, che dovrebbe entrare in vigore dal 1° gennaio, che potrebbe minacciare la crescita USA e quella globale.
La sterlina è salita contro l’euro, con EUR/GBP in calo dello 0,31% a 0,7981.
Nel corso della giornata sarà rilasciato il report ZEW sul sentimento economico tedesco, mentre gli USA rilasceranno i dati sul bilancio federale.