Forex – La sterlina tocca il massimo di tre settimane contro il dollaro questo martedì, dopo i dati ufficiali che hanno mostrato un aumento delle vendite al dettaglio a febbraio, ed un calo dei presiti del settore pubblico.
Nella mattinata degli scambi europei il cambio GBP/USD ha toccato 1,5205, il massimo dal 27 febbraio; successivamente il cambio si è attestato a 1,5170, in salita dello 0,48%.
Supporto a 1,5087, minimo della seduta e resistenza a 1,5272, massimo del 21 febbraio.
L’ONS h dichiarato che le vendite al dettaglio nel Regno Unito sono aumentate del 2,1% a febbraio, superando le aspettative di un aumento dello 0,5%, il massimo aumento dal marzo 2012.
Le vendite al dettaglio sono aumentate del 2,6% su base annua, superando le aspettative di un aumento dello 0,5%.
Le vendite al dettaglio core, che escludono la componente delle automobili, sono aumentate dell’1,9% a febbraio, superando le aspettative di un aumento dello 0,6%.
Le vendite al dettaglio a gennaio sono state riviste al ribasso dello 0,7% dal calo precedentemente riportato dello 0,6%.
Un secondo report ha mostrato che i presiti del settore pubblico sono stati di 2,8 miliardi a febbraio, 0,9 miliardi di sterline in meno rispetto allo stesso mese dello scorso anno, quando la spesa netta era stata di 11,8 miliardi di sterline.
La Banca Centrale Europea ha annunciato che continuerà a fornire fondi di emergenza alle Banche cipriote fino al prossimo lunedì. La BCE ha dichiarato che ulteriori fondi saranno considerati sono se sarà trovato un accordo sul salvataggio con la BCE e con il FMI.
La sterlina è in salita rispetto all’euro, con EUR/GBP in calo dello 0,69% a 0,8506.
L’euro è sceso ai minimi della seduta dopo i dati che hanno mostrato che l’attività manifatturiera nella zona euro è scesa al minimo di tre mesi a marzo.
L’indice manifatturiero della zona ero è sceso ad un destagionalizzato 46,6 a marzo da una lettura di 47,9 a febbraio. Gli analisti avevano previsto un aumento a 48,2.
L’indice PMI dei servizi nella zona euro sono scesi al minimo di 5 mesi di 46,5 dal 47,9 di marzo.
Markit ha dichiarato che l’indice preliminare manifatturiero è sceso a 48,9 a marzo da una lettura di 50,3 a febbraio. Gli analisti avevano previsto un aumento a 50,5.
Gli Stati Uniti rilasceranno i dati sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione, nonché i dati sull’attività manifatturiera di Philadelphia.
Nella mattinata degli scambi europei il cambio GBP/USD ha toccato 1,5205, il massimo dal 27 febbraio; successivamente il cambio si è attestato a 1,5170, in salita dello 0,48%.
Supporto a 1,5087, minimo della seduta e resistenza a 1,5272, massimo del 21 febbraio.
L’ONS h dichiarato che le vendite al dettaglio nel Regno Unito sono aumentate del 2,1% a febbraio, superando le aspettative di un aumento dello 0,5%, il massimo aumento dal marzo 2012.
Le vendite al dettaglio sono aumentate del 2,6% su base annua, superando le aspettative di un aumento dello 0,5%.
Le vendite al dettaglio core, che escludono la componente delle automobili, sono aumentate dell’1,9% a febbraio, superando le aspettative di un aumento dello 0,6%.
Le vendite al dettaglio a gennaio sono state riviste al ribasso dello 0,7% dal calo precedentemente riportato dello 0,6%.
Un secondo report ha mostrato che i presiti del settore pubblico sono stati di 2,8 miliardi a febbraio, 0,9 miliardi di sterline in meno rispetto allo stesso mese dello scorso anno, quando la spesa netta era stata di 11,8 miliardi di sterline.
La Banca Centrale Europea ha annunciato che continuerà a fornire fondi di emergenza alle Banche cipriote fino al prossimo lunedì. La BCE ha dichiarato che ulteriori fondi saranno considerati sono se sarà trovato un accordo sul salvataggio con la BCE e con il FMI.
La sterlina è in salita rispetto all’euro, con EUR/GBP in calo dello 0,69% a 0,8506.
L’euro è sceso ai minimi della seduta dopo i dati che hanno mostrato che l’attività manifatturiera nella zona euro è scesa al minimo di tre mesi a marzo.
L’indice manifatturiero della zona ero è sceso ad un destagionalizzato 46,6 a marzo da una lettura di 47,9 a febbraio. Gli analisti avevano previsto un aumento a 48,2.
L’indice PMI dei servizi nella zona euro sono scesi al minimo di 5 mesi di 46,5 dal 47,9 di marzo.
Markit ha dichiarato che l’indice preliminare manifatturiero è sceso a 48,9 a marzo da una lettura di 50,3 a febbraio. Gli analisti avevano previsto un aumento a 50,5.
Gli Stati Uniti rilasceranno i dati sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione, nonché i dati sull’attività manifatturiera di Philadelphia.