Investing.com – La sterlina è salita al minimo di un mese; pesano i timori su un’eventuale nuovo allentamento da aprte della Banca d’Inghilterra , mentre l’eventuale uscita della Grecia dalla zona euro ha spinto la richiesta del biglietto verde come valuta rifugio.
Durante la mattinata europea, il cambio GBP/USD ha toccato 1,5886, il minimo dal 17 aprile; successivamente il cambio si è attestato a 1,5902, in calo dello 0,04%.
Supporto a 1,5818, minimo del 16 aprile e resistenza a 1,5998, massimo di mercoledì.
La sterlian è rimasta sotto pressione dopo il rapporto trimestrale di inflazione della BOE, nel quale la banca ha previsto che l’inflazione non scenderà nel breve termine e resterà invece al di sopra del target del 2% per un altro anno.
La BoE ha inoltre rivisto al ribasso le previsioni di crescita economica, alimentando di timori per un nuovo intervento.
La situazione politica ad Atene continua a pesare sul sentimento, dopo che la Banca Centrale Europea ha smesso di inviare liquidità ad una serie di banche greche seriamente sottocapitalizzate, spostandole in un programma di supporto di liquidità d’emergenza.
Intanto il biglietto verde è andato sotto pressione dopo che i policymakers della Federal Reserve si sono detti aperti verso nuovi sforzi per stimolare l’economia USA in caso di crescita ridotta o nuove minacce alla crescita.
La sterlina è scesa contro l’euro, con EUR/GBP in salita dello 0,14%, a 0,8003.
Nel corso della giornata gli USA rilasceranno i dati sulle richieste di sussidio di disoccupazione, seguita da un report sull’attività manifatturiera nell’area di Philadelphia.
Durante la mattinata europea, il cambio GBP/USD ha toccato 1,5886, il minimo dal 17 aprile; successivamente il cambio si è attestato a 1,5902, in calo dello 0,04%.
Supporto a 1,5818, minimo del 16 aprile e resistenza a 1,5998, massimo di mercoledì.
La sterlian è rimasta sotto pressione dopo il rapporto trimestrale di inflazione della BOE, nel quale la banca ha previsto che l’inflazione non scenderà nel breve termine e resterà invece al di sopra del target del 2% per un altro anno.
La BoE ha inoltre rivisto al ribasso le previsioni di crescita economica, alimentando di timori per un nuovo intervento.
La situazione politica ad Atene continua a pesare sul sentimento, dopo che la Banca Centrale Europea ha smesso di inviare liquidità ad una serie di banche greche seriamente sottocapitalizzate, spostandole in un programma di supporto di liquidità d’emergenza.
Intanto il biglietto verde è andato sotto pressione dopo che i policymakers della Federal Reserve si sono detti aperti verso nuovi sforzi per stimolare l’economia USA in caso di crescita ridotta o nuove minacce alla crescita.
La sterlina è scesa contro l’euro, con EUR/GBP in salita dello 0,14%, a 0,8003.
Nel corso della giornata gli USA rilasceranno i dati sulle richieste di sussidio di disoccupazione, seguita da un report sull’attività manifatturiera nell’area di Philadelphia.