Investing.com – La sterlina è scesa al minimo di 2 mesi e mezzo contro il dollaro USA, con la domanda per il biglietto verde che resta supportata dai timori sulle previsioni economiche per la zona euro.
Il cambio GBP/USD ha toccato 1,5639, il minimo dal 15 marzo; successivamente il cambio si è attestato a 1,5650, in calo dello 0,26%.
Supporto a 1,5602, minimo del 12 marzo e resistenza a 1,5700, massimo della sessione.
Il sentimento ha risentito dei dati che mostrano una contrazione dell’attività manifatturiera nella zona euro al passo più veloce per giugno 2009 a maggio, mentre l’attività dei servizi è scesa al passo più volece degli ultimi 7 mesi.
Stamane i dati hanno mostrato che l’indice preliminare PMI manifatturiero è sceso a maggio la livello più basso di quasi 3 anni, spargendo i timori sull’impatto della crisi del debito della zona euro nella principale economia della zona euro.
Il sentimento degli investitori è rimasto piuttosto debole, poiché i mercati hanno visto la mancanza di progressi nel summit verso la risoluzione della crisi generale nei mercati e verso l’eventuale uscita della Grecia dal blocco della moneta unica.
I leader UE hanno chiesto alla Grecia di rispettare gli obblighi presi, le misure di austerità e le riforme messe come condizioni al salvataggio internazionale.
La sterlina è salita contro l’euro, con EUR/GBP in calo dello 0,15%, a 0,8005.
Nel corso della giornata il Regno Unito rilascerà i dati rivisti sull’aumento del PIL del primo trimestre, mentre gli USA pubblicheranno i dati ufficiali sui beni durevoli core e le richieste iniziali di sussidio di disoccupazione.
Il cambio GBP/USD ha toccato 1,5639, il minimo dal 15 marzo; successivamente il cambio si è attestato a 1,5650, in calo dello 0,26%.
Supporto a 1,5602, minimo del 12 marzo e resistenza a 1,5700, massimo della sessione.
Il sentimento ha risentito dei dati che mostrano una contrazione dell’attività manifatturiera nella zona euro al passo più veloce per giugno 2009 a maggio, mentre l’attività dei servizi è scesa al passo più volece degli ultimi 7 mesi.
Stamane i dati hanno mostrato che l’indice preliminare PMI manifatturiero è sceso a maggio la livello più basso di quasi 3 anni, spargendo i timori sull’impatto della crisi del debito della zona euro nella principale economia della zona euro.
Il sentimento degli investitori è rimasto piuttosto debole, poiché i mercati hanno visto la mancanza di progressi nel summit verso la risoluzione della crisi generale nei mercati e verso l’eventuale uscita della Grecia dal blocco della moneta unica.
I leader UE hanno chiesto alla Grecia di rispettare gli obblighi presi, le misure di austerità e le riforme messe come condizioni al salvataggio internazionale.
La sterlina è salita contro l’euro, con EUR/GBP in calo dello 0,15%, a 0,8005.
Nel corso della giornata il Regno Unito rilascerà i dati rivisti sull’aumento del PIL del primo trimestre, mentre gli USA pubblicheranno i dati ufficiali sui beni durevoli core e le richieste iniziali di sussidio di disoccupazione.