Investing.com – La sterlina ha cancellato i guadagni contro il dollaro, staccandosi dal massimo di 2 giorni nei timori per la crisi del debito nella zone euro, che persistono nonostante l’ottimismo dei leader dell’area dell’euro.
Durante il pomeriggio europeo, il cambio GBP/USD è rimbalzato da 1,5840, il massimo dal 17 maggio per attestarsi a 1,5787, in calo dello 0,18%.
Supporto a 1,5730, minimo del 18 maggio e di 2 mesi e resistenza a 1,5960, massimo del 16 marzo.
Il sentimento è migliorato leggermente dopo che i leader del Gruppo delle 8 principali economie hanno indicato la loro volontà a tenere la Grecia nella zona euro, e di sono impegnati a prendere delle misure per spingere l’economia. Tuttavia il gruppo dei G8 non è riuscito a trovare un accordo su come placare l’agitazione dei mercati derivante dalla crisi della zona euro.
In Grecia un sondaggio ha mostrato cheil partito pro-salvataggio - Nuova Democrazia – ha il maggior numero di consensi in vista delle elezioni del 17 giugno.
Tuttavia gli investitori restano cauti per l’eventualità di un’uscita della Grecia dalla zona euro, per via dei timori per il settore bancario spagnolo.
La richiesta di sterline è rimasta limitata in seguito al report della BoE della scorsa settimana, che ha avvertito sul rischio di rallentamento della ripresa economica britannica a causa della crisi del debito della zona euro, aumentando inoltre la speculazione verso un imminente intervento della BoE.
La sterlina è vicina al minimo di 2 settimane contro l’euro, con EUR/GBP in salita dello 0,04%, a 0,8075.
I mercati attendono inoltre il primo incontro che si terrà oggi a Berlino tra il ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schaeuble e il suo omologo francese, appena insediatosi, Pierre Moscovici, mentre i leader UE si preparano per il vertice di Bruxelles del prossimo mercoledì.
Durante il pomeriggio europeo, il cambio GBP/USD è rimbalzato da 1,5840, il massimo dal 17 maggio per attestarsi a 1,5787, in calo dello 0,18%.
Supporto a 1,5730, minimo del 18 maggio e di 2 mesi e resistenza a 1,5960, massimo del 16 marzo.
Il sentimento è migliorato leggermente dopo che i leader del Gruppo delle 8 principali economie hanno indicato la loro volontà a tenere la Grecia nella zona euro, e di sono impegnati a prendere delle misure per spingere l’economia. Tuttavia il gruppo dei G8 non è riuscito a trovare un accordo su come placare l’agitazione dei mercati derivante dalla crisi della zona euro.
In Grecia un sondaggio ha mostrato cheil partito pro-salvataggio - Nuova Democrazia – ha il maggior numero di consensi in vista delle elezioni del 17 giugno.
Tuttavia gli investitori restano cauti per l’eventualità di un’uscita della Grecia dalla zona euro, per via dei timori per il settore bancario spagnolo.
La richiesta di sterline è rimasta limitata in seguito al report della BoE della scorsa settimana, che ha avvertito sul rischio di rallentamento della ripresa economica britannica a causa della crisi del debito della zona euro, aumentando inoltre la speculazione verso un imminente intervento della BoE.
La sterlina è vicina al minimo di 2 settimane contro l’euro, con EUR/GBP in salita dello 0,04%, a 0,8075.
I mercati attendono inoltre il primo incontro che si terrà oggi a Berlino tra il ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schaeuble e il suo omologo francese, appena insediatosi, Pierre Moscovici, mentre i leader UE si preparano per il vertice di Bruxelles del prossimo mercoledì.