Investing.com – La sterlina recupera contro il dollaro lunedì, mentre gli investitori restano concentrati sulla gestione della crisi del debito nella zona euro, nonostante la notizia del salvataggio spagnolo abbia continuato a supportare la domanda per asset a più alto rischio.
Durante il pomeriggio europeo, il cambio GBP/USD si è staccato da 1,5582, minimo del 7 giugno, per toccare 1,5526, in salita dello 0,35%.
Supporto a 1,5474, minimo del 30 maggio e resistenza a 1,5599, massimo del 7 giugno.
La sterlina ha toccato il massimo di 2 giorni contro il biglietto verde stamane, dopo le dichiarazioni di sabato del ministro delle finanze spagnolo, Luis de Guindos, il quale ha affermato che l’UE garantirà alla Spagna un prestito fino a 100 miliardi di euro che il governo utilizzerà per ricapitalizzare il settore bancario del paese.
Ma gli investitori sono rimasti cauti poiché i dettagli del salvataggio sono rimasti poco chiari, con la somma che la Spagna riceverà che deve essere ancora definita, dopo la pubblicazione degli audit indipendenti che saranno pubblicati nel corso di questo mese.
Intanto continua a pesare l’incertezza sul risultato delle elezioni in Grecia del 17 giugno, che potrebbe determinare la permanenza del paese all’interno della zona euro.
Nel frattempo i mercati si sono scrollati di dosso i dati ufficiali che mostrano che l’inflazione Cinese, la produzione industriale e le vendite al dettaglio hanno deluso le aspettative a maggio, dopo che dei dati sorprendentemente forti sull’importazione hanno allentato i timori di un “atterraggio duro” della seconda economia mondiale.
La sterlina è salita contro l’euro, con EUR/GBP in calo dello 0,24%, a 0,8071.
I dati di oggi hanno mostrato che la produzione industriale francese è scesa dello 0,7 ad aprile, mentre il PIL in Italia si è contratto dello 0,8% nel primo trimestre, sottolineando i timori per la crescita altalenante nella zona euro.
Durante il pomeriggio europeo, il cambio GBP/USD si è staccato da 1,5582, minimo del 7 giugno, per toccare 1,5526, in salita dello 0,35%.
Supporto a 1,5474, minimo del 30 maggio e resistenza a 1,5599, massimo del 7 giugno.
La sterlina ha toccato il massimo di 2 giorni contro il biglietto verde stamane, dopo le dichiarazioni di sabato del ministro delle finanze spagnolo, Luis de Guindos, il quale ha affermato che l’UE garantirà alla Spagna un prestito fino a 100 miliardi di euro che il governo utilizzerà per ricapitalizzare il settore bancario del paese.
Ma gli investitori sono rimasti cauti poiché i dettagli del salvataggio sono rimasti poco chiari, con la somma che la Spagna riceverà che deve essere ancora definita, dopo la pubblicazione degli audit indipendenti che saranno pubblicati nel corso di questo mese.
Intanto continua a pesare l’incertezza sul risultato delle elezioni in Grecia del 17 giugno, che potrebbe determinare la permanenza del paese all’interno della zona euro.
Nel frattempo i mercati si sono scrollati di dosso i dati ufficiali che mostrano che l’inflazione Cinese, la produzione industriale e le vendite al dettaglio hanno deluso le aspettative a maggio, dopo che dei dati sorprendentemente forti sull’importazione hanno allentato i timori di un “atterraggio duro” della seconda economia mondiale.
La sterlina è salita contro l’euro, con EUR/GBP in calo dello 0,24%, a 0,8071.
I dati di oggi hanno mostrato che la produzione industriale francese è scesa dello 0,7 ad aprile, mentre il PIL in Italia si è contratto dello 0,8% nel primo trimestre, sottolineando i timori per la crescita altalenante nella zona euro.