NEW YORK, 5 aprile (Reuters) - L'euro si conferma oggi in rallentamento, dopo aver toccato ieri i massimi da cinque mesi sul dollaro.
A pesare sulla valuta unica è il taglio di rating del Portogallo, operato stamane da Moody's, ma anche il rialzo dei tassi di interesse cinesi, che segnala la ferma volontà delle autorità di Pechino di raffreddare la crescita del credito nel paese.
Si fanno inoltre sentire voci che vedrebbero le banche portoghesi pronte ad interrompere gli acquisti di debito pubblico nazionale, un'eventualità che renderebbe inevitabile la richesta di supporto finanziario internazionale da parte di Lisbona.
D'altra parte il mercato sembra indirizzato ad un atteggiamento di sostanziale attendismo fino alla riunione del direttivo Bce di dopodomani e alla conferenza stampa del presidente Trichet. Un rialzo di un quarto di punto del costo del denaro nella zona euro - notano gli operatori - è ormai ampiamente prezzato, ma resta da capire quale strategia adotterà Francoforte per il resto del 2011.
"L'euro è andato in stallo in vista di quota 1,4280, ma il trend è ancora rialzista, sebbene ci sia esitazione a prendere ulteriori posizioni prima dell'appuntamento con la Bce" nota lo strategist di Lloyds Adrian Schmidt.
L'euro ha interrotto il movimento d'apprezzamento ieri, poco sotto la resistenza posta sui massimi dal novembre dell'anno scorso, a 1,4283.
L'euro cede anche nei confronti della sterlina. A sostenere l'apprezzamento della valuta britannica, fin dell'1% oggi, l'indice Pmi servizi di marzo che ha segnato un inatteso balzo ai massimi da oltre un anno, dando peso anche nel Regno Unito alle aspettative di rialzo del costo del denaro.
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