Investing.com – La sterlina ha esteso le perdite contro il dollaro, al minimo di 2 giorni dopo il rilascio di dati più deboli del previsto sull'attività manifatturiera nel Regno Unito, dati che hanno alimentato le preoccupazioni per l'economia del paese.
Durante la mattinata europea, il cambio GBP/USD ha toccato 1,6192, il minimo giornaliero; successivamente il cambio si è attestato a 1,6199 in calo dello 0,22%.
Supporto a 1,6108 minimo del 24 aprile e resistenza a 1,6239, massimo della sessione.
L'indice Markit PMI manifatturiero è sceso a 50,5 ad aprile, da un 51,9 rivisto al ribasso di marzo, ma è rimasto al di sopra del 50,0 che separa la crescita dalla contrazione.
Gli analisti avevano previsto un calo dell'indice a 51,4 lo scorso mese.
Il report ha dichiarato che i nuovi ordini sono scesi al passo più veloce dal 2009, come risultato di un calo della domanda oltremare.
L'inflazione dei prezzi di fabbrica ha toiccato il massimo di 7 mese, sebbene i costi manifatturieri siano saliti ad un passo più lento che a marzo.
Il report ha ampliato i già esistenti timori sulla crescita dell'economia britannica, dopo i dati della scorsa settimana che hanno mostrato che l'economia è entrata in recessione nel primo trimestre, nonostante la sterlina sia rimasta supportata dal calo delle aspettative verso un nuovo round di allentamento da parte della BoE.
Il sentimento sul dollaro è rimasto incerto dopo i dati USA che mostrano un calo inaspettato dell'attività manifatturiera di Chicago ad aprile, mentre un report separato ha mostrato un rallentamento delle spese per i consumi personali lo scorso mese.
Le spese personali sono la seconda fonte di crescita economica negli USA, poiché rappresentano 2/3 dell'attività economica totale.
La sterlina è scesa contro l’euro, con EUR/GBP in salita dello 0,47% a 0,8192.
Nel corso della giornata negli Stati Uniti l'ISM rilascerà un attesissimo report sull'attività manifatturiera.
Durante la mattinata europea, il cambio GBP/USD ha toccato 1,6192, il minimo giornaliero; successivamente il cambio si è attestato a 1,6199 in calo dello 0,22%.
Supporto a 1,6108 minimo del 24 aprile e resistenza a 1,6239, massimo della sessione.
L'indice Markit PMI manifatturiero è sceso a 50,5 ad aprile, da un 51,9 rivisto al ribasso di marzo, ma è rimasto al di sopra del 50,0 che separa la crescita dalla contrazione.
Gli analisti avevano previsto un calo dell'indice a 51,4 lo scorso mese.
Il report ha dichiarato che i nuovi ordini sono scesi al passo più veloce dal 2009, come risultato di un calo della domanda oltremare.
L'inflazione dei prezzi di fabbrica ha toiccato il massimo di 7 mese, sebbene i costi manifatturieri siano saliti ad un passo più lento che a marzo.
Il report ha ampliato i già esistenti timori sulla crescita dell'economia britannica, dopo i dati della scorsa settimana che hanno mostrato che l'economia è entrata in recessione nel primo trimestre, nonostante la sterlina sia rimasta supportata dal calo delle aspettative verso un nuovo round di allentamento da parte della BoE.
Il sentimento sul dollaro è rimasto incerto dopo i dati USA che mostrano un calo inaspettato dell'attività manifatturiera di Chicago ad aprile, mentre un report separato ha mostrato un rallentamento delle spese per i consumi personali lo scorso mese.
Le spese personali sono la seconda fonte di crescita economica negli USA, poiché rappresentano 2/3 dell'attività economica totale.
La sterlina è scesa contro l’euro, con EUR/GBP in salita dello 0,47% a 0,8192.
Nel corso della giornata negli Stati Uniti l'ISM rilascerà un attesissimo report sull'attività manifatturiera.