Investing.com – La sterlina è in salita contro il dollaro USA, in seguito alle dichiarazioni del Presidente BCE Mario Draghi, il quale ha affermato che farà tutto il necessario per proteggere l’euro.
Durante il pomeriggio europeo il cambio GBP/USD ha toccato 1,5650, il massimo dal 20 luglio; il cambio ella sessione; successivamente il cambio si è attestato a 1,5649, in salita dello 0,97%.
Supporto a 1,5469, minimo della sessione e resistenza a 1,5723, massimo del 20 luglio.
Durante un discorso a Londra Draghi ha dichiarato che la BCE sarebbe pronta ad intervenire per abbassare lo spread di Spagna e Italia, affermando che i rendimenti dei titoli dovranno scendere durante il mandato BCE se interferiranno con la ‘trasmissione’ della politica monetaria.
Il rendimento dei titoli spagnoli a 10 anni è al 7,03%, giù rispetto al massimo della sessione di 7,38%, mentre il rendimento dei titoli italiani a 10 anni è al 6,07%.
La sterlina è rimasta sotto pressione in seguito al rilascio dei dati ufficiali che hanno mostrato ieri che l’economia del Regno Unito ha subito la contrazione più forte dal primo trimestre 2009 nel trimestre conclusosi a giugno.
I dati deboli hanno acceso le aspettative di un ulteriore allentamento da parte della Banca d’Inghilterra ed hanno acceso le preoccupazioni per un possibile downgrade della tripla A del rating britannico.
La sterlina è salita leggermente contro l’euro, con EUR/GBP in calo dello 0,08%, a 0,7837.
Nel corso della giornata gli USA rilasceranno i dati ufficiali sugli ordinativi di beni durevoli e sulle richieste iniziali di sussidio di disoccupazione, nonché i dati sulla vendita di case in corso.
Durante il pomeriggio europeo il cambio GBP/USD ha toccato 1,5650, il massimo dal 20 luglio; il cambio ella sessione; successivamente il cambio si è attestato a 1,5649, in salita dello 0,97%.
Supporto a 1,5469, minimo della sessione e resistenza a 1,5723, massimo del 20 luglio.
Durante un discorso a Londra Draghi ha dichiarato che la BCE sarebbe pronta ad intervenire per abbassare lo spread di Spagna e Italia, affermando che i rendimenti dei titoli dovranno scendere durante il mandato BCE se interferiranno con la ‘trasmissione’ della politica monetaria.
Il rendimento dei titoli spagnoli a 10 anni è al 7,03%, giù rispetto al massimo della sessione di 7,38%, mentre il rendimento dei titoli italiani a 10 anni è al 6,07%.
La sterlina è rimasta sotto pressione in seguito al rilascio dei dati ufficiali che hanno mostrato ieri che l’economia del Regno Unito ha subito la contrazione più forte dal primo trimestre 2009 nel trimestre conclusosi a giugno.
I dati deboli hanno acceso le aspettative di un ulteriore allentamento da parte della Banca d’Inghilterra ed hanno acceso le preoccupazioni per un possibile downgrade della tripla A del rating britannico.
La sterlina è salita leggermente contro l’euro, con EUR/GBP in calo dello 0,08%, a 0,7837.
Nel corso della giornata gli USA rilasceranno i dati ufficiali sugli ordinativi di beni durevoli e sulle richieste iniziali di sussidio di disoccupazione, nonché i dati sulla vendita di case in corso.