Investing.com – La sterlina è salita contro il dollaro USA negli scambi di stamane, ma i guadagni sono limitati dai timori sulla crisi del debito della zona euro e sulla crescita economica globale che continua a pesare sul sentimento del mercato, in seguito al rilascio di report economici deludenti.
Nella mattinata degli scambi europei il cambio GBP/USD ha toccato 1,5510, il massimo giornaliero; successivamente il cambio si è attestato a 1,5505 in salita dello 0,11%.
Supporto a 1, 5428, minimo del 7 giugno e resistenza a 1,5581, massimo dell’11 giugno.
Il sentimento del mercato è rimasto fragile dopo i dati dell’ U.S. Bureau of Labor Statistics che hanno mostrato che l’economia ha segnato 80.000 nuovi posti di lavoro a giugno, contro le previsioni di un aumento di 90.000. E’ la terza volta consecutiva che il livello non riesce a superare i 100.000.
Intanto in Cina i dati mostrano che l’IPC cinese hanno è salita al passo più lento dal gennaio 2010, potenzialmente dando a Pechino lo spazio necessario per un’altra manovra di allentamento monetario.
La decisione a sorpresa della Banca Popolare Cinese di tagliare i tassi per la seconda volta in meno di un mese ha alimentato i timori sulla crescita della seconda economia mondiale.
La richiesta di sterlina è andato sotto pressione dopo che la Banca d’Inghilterra ha dichiarato che “le previsioni più deboli sull’economia britannica significano che il margine sarà più forte e persistente.”
Le dichiarazioni giungono dopo che i decisori della Banca d’Inghilterra hanno votato per aumentare il programma di acquisto di asse di 50 miliardi di sterline a 375 miliardi di sterline, al fine di sostenere la crescita e proteggerla contro la crisi del debito della zona euro.
La banca ha tenuto il tasso all0 0,5% dove si trova dal marzo 2009.
La sterlina è pressoché invaraita contro l’euro, con EUR/GBP in calo dello 0,04% a 0,7936.
Nel corso della giornata, sarà rilasciato un report sulla fiducia degli investitori nella zona euro, mentre il Presidente della BCE comparirà davanti al Parlamento Europeo.
Gli investitori osserveranno oggi il meeting dell’Eurogruppo, che discuterà il piano annunciato lo scorso mese per sostenere i paesi indebitati, sebbene non ci si aspetti altro dal meeting fuorché i dettagli dell’accordo.
Nella mattinata degli scambi europei il cambio GBP/USD ha toccato 1,5510, il massimo giornaliero; successivamente il cambio si è attestato a 1,5505 in salita dello 0,11%.
Supporto a 1, 5428, minimo del 7 giugno e resistenza a 1,5581, massimo dell’11 giugno.
Il sentimento del mercato è rimasto fragile dopo i dati dell’ U.S. Bureau of Labor Statistics che hanno mostrato che l’economia ha segnato 80.000 nuovi posti di lavoro a giugno, contro le previsioni di un aumento di 90.000. E’ la terza volta consecutiva che il livello non riesce a superare i 100.000.
Intanto in Cina i dati mostrano che l’IPC cinese hanno è salita al passo più lento dal gennaio 2010, potenzialmente dando a Pechino lo spazio necessario per un’altra manovra di allentamento monetario.
La decisione a sorpresa della Banca Popolare Cinese di tagliare i tassi per la seconda volta in meno di un mese ha alimentato i timori sulla crescita della seconda economia mondiale.
La richiesta di sterlina è andato sotto pressione dopo che la Banca d’Inghilterra ha dichiarato che “le previsioni più deboli sull’economia britannica significano che il margine sarà più forte e persistente.”
Le dichiarazioni giungono dopo che i decisori della Banca d’Inghilterra hanno votato per aumentare il programma di acquisto di asse di 50 miliardi di sterline a 375 miliardi di sterline, al fine di sostenere la crescita e proteggerla contro la crisi del debito della zona euro.
La banca ha tenuto il tasso all0 0,5% dove si trova dal marzo 2009.
La sterlina è pressoché invaraita contro l’euro, con EUR/GBP in calo dello 0,04% a 0,7936.
Nel corso della giornata, sarà rilasciato un report sulla fiducia degli investitori nella zona euro, mentre il Presidente della BCE comparirà davanti al Parlamento Europeo.
Gli investitori osserveranno oggi il meeting dell’Eurogruppo, che discuterà il piano annunciato lo scorso mese per sostenere i paesi indebitati, sebbene non ci si aspetti altro dal meeting fuorché i dettagli dell’accordo.