Investing.com – La sterlina ha difeso il terreno guadagnato contro il dollaro questo martedì, i commenti dei policymakers della Banca d’Inghilterra hanno continuato a supportare la richiesta di sterlina, nei timori per l’aggravarsi della crisi del debito nella zona euro.
Nel pomeriggio europeo il cambio GBP/USD ha toccato 1,5651, il massimo dal 21 giugno; successivamente il cambio si è attestato a 1,5615, in salita dello 0,26%.
Supporto a 1,5537, minimo di lunedì e resistenza a 1,5698, il massimo del 25 maggio.
La sterlina si è rafforzata dopo che il Governatore della BoE Mervyn King ha dichiarato che un taglio del tasso di interesse sarebbe un effettivo stimolo all’economia, superiore anche all’allentamento quantitativo.
Davanti alla Commissione al Tesoro in Parlamento, King ha dichiarato che la previsione per l’economia del Regno Unito è peggiorata nelle scorse settimane, come risultato della crisi nella zona euro.
I guadagni della sterlina sono tuttavia limitati dall’esito delle aste spagnole, che hanno collocato più dei 3 miliardi messi all’asta, vendendo 1,6 miliardi di titoli di stato a 3 mesi, ad un rendimento medio del 2,36%, contro lo 0,84% del mese scorso. Il paese ha venduto inoltre 1,48 miliardi di titoli di stato a 6 mesi, ad un rendimento medio del 3,23%, contro l’1,73% del mese scorso.
In seguito all’asta, il rendimento dei titoli Spagnoli a 10 anni è salito al 6,71%, vicino alla soglia critica del 7%, generalmente considerata insostenibile nel lungo termine.
Intanto il Tesoro Italiano ha collocato inoltre 2,99 miliardi di titoli di stato a 2 anni, ad un rendimento medio del 4,71%, il massimo da dicembre.
Ieri l’agenzia di rating Moody’s ha declassato 28 banche spagnole, nei timori verso la capacità di Madrid di supportare il settore bancario;intanto l’agenzia ha dichiarato che sono possibili ulteriori cali per via del settore immobiliare.
Sempre ieri è arrivata la richiesta formale di salvataggio dal parte della Spagna per 100 miliardi di euro al settore bancario.
La sterlina è salita contro l’euro, con EUR/GBP in calo dello 0,43% a 0,7993.
Nel corso della giornata gli Usa rilasceranno i dati sull’inflazione dei prezzi delle case, nonché un report sulla fiducia dei consumatori.
Nel pomeriggio europeo il cambio GBP/USD ha toccato 1,5651, il massimo dal 21 giugno; successivamente il cambio si è attestato a 1,5615, in salita dello 0,26%.
Supporto a 1,5537, minimo di lunedì e resistenza a 1,5698, il massimo del 25 maggio.
La sterlina si è rafforzata dopo che il Governatore della BoE Mervyn King ha dichiarato che un taglio del tasso di interesse sarebbe un effettivo stimolo all’economia, superiore anche all’allentamento quantitativo.
Davanti alla Commissione al Tesoro in Parlamento, King ha dichiarato che la previsione per l’economia del Regno Unito è peggiorata nelle scorse settimane, come risultato della crisi nella zona euro.
I guadagni della sterlina sono tuttavia limitati dall’esito delle aste spagnole, che hanno collocato più dei 3 miliardi messi all’asta, vendendo 1,6 miliardi di titoli di stato a 3 mesi, ad un rendimento medio del 2,36%, contro lo 0,84% del mese scorso. Il paese ha venduto inoltre 1,48 miliardi di titoli di stato a 6 mesi, ad un rendimento medio del 3,23%, contro l’1,73% del mese scorso.
In seguito all’asta, il rendimento dei titoli Spagnoli a 10 anni è salito al 6,71%, vicino alla soglia critica del 7%, generalmente considerata insostenibile nel lungo termine.
Intanto il Tesoro Italiano ha collocato inoltre 2,99 miliardi di titoli di stato a 2 anni, ad un rendimento medio del 4,71%, il massimo da dicembre.
Ieri l’agenzia di rating Moody’s ha declassato 28 banche spagnole, nei timori verso la capacità di Madrid di supportare il settore bancario;intanto l’agenzia ha dichiarato che sono possibili ulteriori cali per via del settore immobiliare.
Sempre ieri è arrivata la richiesta formale di salvataggio dal parte della Spagna per 100 miliardi di euro al settore bancario.
La sterlina è salita contro l’euro, con EUR/GBP in calo dello 0,43% a 0,7993.
Nel corso della giornata gli Usa rilasceranno i dati sull’inflazione dei prezzi delle case, nonché un report sulla fiducia dei consumatori.