Investing.com – La sterlina è rimbalzata dal minimo di 4 mesi e mezzo contro il dollaro, in seguito al rilascio di dati deboli sull’occupazione USA ; ma la previsione per la sterlina resta ribassista in vista delle festività nel prossimo week end nel Regno Unito.
Il cambio GBP/USD ha toccato 1,5267 venerdì, il minimo dal 13 gennaio; la coppia successivamente si è attestata a 1,5360 alla chiusura dei mercati, in calo del 2,09% rispetto alla settimana.
Supporto a 1,5232, minimo del 13 gennaio e resistenza a 1,5436, massimo di venerdì.
Il Dipartimento del Lavoro ha mostrato che l’economia ha aggiunto solo 69.000 posti di lavoro il mese scorso, contro le aspettative di un aumento di 150.000, mentre il tasso di disoccupazione è salito all’8,2% dall’8,1%.
I dati deboli hanno aumentato i timori che la ripresa economica negli USA stia perdendo il suo slancio, il ché potrebbe portare ad un nuovo round di allentamento quantitativo dalla Federal Reserve.
Un report separato ha mostrato che l’attività manifatturiera negli USA è rallentata a maggio. L’ISM ha dichiarato che l’indice manifatturiero è sceso al 53,5 dal 54,8 ad aprile, contro le aspettative di un calo al 53,9.
La sterlina è scesa al minimo da gennaio contro il biglietto verde, in seguto ad un report che ha mostrato un calo dell’attività manifatturiera al livello più basso degli ultimi tre anni a maggio.
L’indice PMI manifatturiero Markit/CIPS è sceso al 45,9 dal 50,2 rivisto al ribasso di aprile, ben oltre le aspettative per un calo a 49,7.
I dati tristi hanno alimentato la speculazione che la Banca d’Inghilterra possa attuare nuove misure di allentamento per sostenere la crescita nel corso della riunione di giovedì.
Sulla sterlina hanno pesato i timori che Madrid debba essere costretta a chiedere un salvataggio internazionale per via di costi finanziari insostenibili.
Nella prossima settimana, gli investitori osserveranno la testimonianza del presidente della Fed Ben Bernanke, per trovare eventuali indizi sulle future manovre di allentamento quantitativo.
Ci sarà attesa per l’annuncio del tasso di interessi di mercoledì e la conferenza stampa successiva da parte della Banca centrale europea e della Banca d’Inghilterra.
Nella prossima settimana, gli investitori osserveranno la testimonianza del presidente della Fed Ben Bernanke, per trovare eventuali indizi sulle future manovre di allentamento quantitativo.
Alla vigilia della prossima settimana, Investing.com ha compilato un elenco di questi ed altri eventi importanti che potranno incidere sui mercati.
Lunedì 4 giugno
I mercati saranno chiusi nel Regno Unito per festa nazionale.
Gli Stati Uniti produrranno i dati ufficiali sugli ordinativi industriali, un indicatore importante della produzione.
Martedì 5 giugno
I mercati saranno chiusi nel Regno Unito per festa nazionale.
Negli Stati Uniti l’Institute for Supply Management rilascerà un report sull’attività non manifatturiera, un indicatore importante della salute economica.
Mercoledì 6 giugno
Il Regno Unito rilascerà un report sull’inflazione dei prezzi della case, indicatore dell’inflazione del settore, nonché un report sull’attività del settore costruzioni.
Gli USA pubblicheranno i dati sulla produttività non agricola. Il governo rilascerà inoltre i dati
sulle scorte di greggio, mentre la Federal Reserve pubblicherà il suo Libro Beige.
Giovedì 7 giugno
La banca d’Inghilterra annuncerà il proprio tasso di interesse. Inoltre il paese rilascerà i dati sul settore dei servizi e i dati sulle vendite al dettaglio.
Gli USA rilasceranno i dati sulle richieste di sussidio di disoccupazione, mentre il presidente della Fed Ben Bernanke comparirà davanti al Joint Economic Committee a Washington.
Venerdì 8 giugno
Il Regno Unito rilascerà un report sull’ IPP input, un indicatore importante dell’inflazione al consumo, nonché un report sulle aspettative di inflazione.
Gli Stati Uniti chiuderanno la settimana con i dati sulla bilancia commerciale, la differenza tra beni e servizi importati ed esportati.
Il cambio GBP/USD ha toccato 1,5267 venerdì, il minimo dal 13 gennaio; la coppia successivamente si è attestata a 1,5360 alla chiusura dei mercati, in calo del 2,09% rispetto alla settimana.
Supporto a 1,5232, minimo del 13 gennaio e resistenza a 1,5436, massimo di venerdì.
Il Dipartimento del Lavoro ha mostrato che l’economia ha aggiunto solo 69.000 posti di lavoro il mese scorso, contro le aspettative di un aumento di 150.000, mentre il tasso di disoccupazione è salito all’8,2% dall’8,1%.
I dati deboli hanno aumentato i timori che la ripresa economica negli USA stia perdendo il suo slancio, il ché potrebbe portare ad un nuovo round di allentamento quantitativo dalla Federal Reserve.
Un report separato ha mostrato che l’attività manifatturiera negli USA è rallentata a maggio. L’ISM ha dichiarato che l’indice manifatturiero è sceso al 53,5 dal 54,8 ad aprile, contro le aspettative di un calo al 53,9.
La sterlina è scesa al minimo da gennaio contro il biglietto verde, in seguto ad un report che ha mostrato un calo dell’attività manifatturiera al livello più basso degli ultimi tre anni a maggio.
L’indice PMI manifatturiero Markit/CIPS è sceso al 45,9 dal 50,2 rivisto al ribasso di aprile, ben oltre le aspettative per un calo a 49,7.
I dati tristi hanno alimentato la speculazione che la Banca d’Inghilterra possa attuare nuove misure di allentamento per sostenere la crescita nel corso della riunione di giovedì.
Sulla sterlina hanno pesato i timori che Madrid debba essere costretta a chiedere un salvataggio internazionale per via di costi finanziari insostenibili.
Nella prossima settimana, gli investitori osserveranno la testimonianza del presidente della Fed Ben Bernanke, per trovare eventuali indizi sulle future manovre di allentamento quantitativo.
Ci sarà attesa per l’annuncio del tasso di interessi di mercoledì e la conferenza stampa successiva da parte della Banca centrale europea e della Banca d’Inghilterra.
Nella prossima settimana, gli investitori osserveranno la testimonianza del presidente della Fed Ben Bernanke, per trovare eventuali indizi sulle future manovre di allentamento quantitativo.
Alla vigilia della prossima settimana, Investing.com ha compilato un elenco di questi ed altri eventi importanti che potranno incidere sui mercati.
Lunedì 4 giugno
I mercati saranno chiusi nel Regno Unito per festa nazionale.
Gli Stati Uniti produrranno i dati ufficiali sugli ordinativi industriali, un indicatore importante della produzione.
Martedì 5 giugno
I mercati saranno chiusi nel Regno Unito per festa nazionale.
Negli Stati Uniti l’Institute for Supply Management rilascerà un report sull’attività non manifatturiera, un indicatore importante della salute economica.
Mercoledì 6 giugno
Il Regno Unito rilascerà un report sull’inflazione dei prezzi della case, indicatore dell’inflazione del settore, nonché un report sull’attività del settore costruzioni.
Gli USA pubblicheranno i dati sulla produttività non agricola. Il governo rilascerà inoltre i dati
sulle scorte di greggio, mentre la Federal Reserve pubblicherà il suo Libro Beige.
Giovedì 7 giugno
La banca d’Inghilterra annuncerà il proprio tasso di interesse. Inoltre il paese rilascerà i dati sul settore dei servizi e i dati sulle vendite al dettaglio.
Gli USA rilasceranno i dati sulle richieste di sussidio di disoccupazione, mentre il presidente della Fed Ben Bernanke comparirà davanti al Joint Economic Committee a Washington.
Venerdì 8 giugno
Il Regno Unito rilascerà un report sull’ IPP input, un indicatore importante dell’inflazione al consumo, nonché un report sulle aspettative di inflazione.
Gli Stati Uniti chiuderanno la settimana con i dati sulla bilancia commerciale, la differenza tra beni e servizi importati ed esportati.