Investing.com – La sterlina è stabile contro il dollaro quest’oggi, vicina al minimo di 3 settimane; la preoccupazione per un’uscita eventuale della Grecia dalla zona euro ha supportato la richiesta di valuta rifugio.
Durante la mattinata europea, il cambio GBP/USD ha toccato 1,6052, il minimo Dal 20 aprile; successivamente il cambio si è attestato a 1,6082, in salita dello 0,08%.
Supporto a 1,6008, il minimo del 19 aprile e resistenza a 1,6152, massimo di venerdì.
Il timore per un’uscita eventuale della Grecia dalla zona euro si è intensificato dopo che Alexis Tsipras, leader del maggiore partito greco, anti-salvataggio, la Syriza, ha rifiutato l’invito del presidente del paese di formare un nuovo governo, accendendo il timore che le nuove elezioni siano inevitabili e che il paese non sarà in grado di rispettare i suoi obblighi fiscali.
Intanto persistono i timori sul settore bancario spagnolo, il rendimento dei titoli spagnoli a 10 anni è salito a 6,27%, il massimo da dicembre. Oggi il paese
ha venduto all’asta 2,9 miliardi di euro in titoli di Stato a 12 e 18 mesi, al di sotto del target di 3 miliardi di euro. Il rendimento dei titoli a breve termine è salito.
Il sentimento è andato ulteriormente sotto pressione dopo i dati sulla produzione industriale della zona euro - scesa inaspettatamente a marzo – che hanno acceso i timori sulla stabilità dell’economia dell’intera area.
L’Eurostat, l’agenzia statistica europea ha dichiarato che la produzione industrial è scesa di un destagionalizzato 0,3% a marzo, contro le aspettative per un aumento dello 0,4%.
La sterlina resta supportata in veste di valuta rifugio alternativa all’euro.
La sterlina è salita al massimo di 3 anni e mezzo contro l’euro, con EUR/GBP in calo dello 0,47%, a 0,8000.
Nel corso della giornata è atteso a Bruxelles l’incontro dei ministri delle finanze UE. Intanto il presidente greco terrà un ultimo meeting coi partiti nel tentativo di evitare di tornare alle urne.
Durante la mattinata europea, il cambio GBP/USD ha toccato 1,6052, il minimo Dal 20 aprile; successivamente il cambio si è attestato a 1,6082, in salita dello 0,08%.
Supporto a 1,6008, il minimo del 19 aprile e resistenza a 1,6152, massimo di venerdì.
Il timore per un’uscita eventuale della Grecia dalla zona euro si è intensificato dopo che Alexis Tsipras, leader del maggiore partito greco, anti-salvataggio, la Syriza, ha rifiutato l’invito del presidente del paese di formare un nuovo governo, accendendo il timore che le nuove elezioni siano inevitabili e che il paese non sarà in grado di rispettare i suoi obblighi fiscali.
Intanto persistono i timori sul settore bancario spagnolo, il rendimento dei titoli spagnoli a 10 anni è salito a 6,27%, il massimo da dicembre. Oggi il paese
ha venduto all’asta 2,9 miliardi di euro in titoli di Stato a 12 e 18 mesi, al di sotto del target di 3 miliardi di euro. Il rendimento dei titoli a breve termine è salito.
Il sentimento è andato ulteriormente sotto pressione dopo i dati sulla produzione industriale della zona euro - scesa inaspettatamente a marzo – che hanno acceso i timori sulla stabilità dell’economia dell’intera area.
L’Eurostat, l’agenzia statistica europea ha dichiarato che la produzione industrial è scesa di un destagionalizzato 0,3% a marzo, contro le aspettative per un aumento dello 0,4%.
La sterlina resta supportata in veste di valuta rifugio alternativa all’euro.
La sterlina è salita al massimo di 3 anni e mezzo contro l’euro, con EUR/GBP in calo dello 0,47%, a 0,8000.
Nel corso della giornata è atteso a Bruxelles l’incontro dei ministri delle finanze UE. Intanto il presidente greco terrà un ultimo meeting coi partiti nel tentativo di evitare di tornare alle urne.